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Corriere della Sera

I no vax incognita della serie A e il green pass resta solo un’idea

Getty Images

L’esempio inglese: la Premier impone il green pass a giocatori, dirigenti e pubblico

Redazione

L’Inghilterra ha deciso: se non ti vaccini, non giochi. La regola l’ha imposta la Football Association, che ha stabilito anche una data limite, il 1° ottobre. E in Italia cosa accade? A un mese dall’inizio del campionato, scrive Stefano Agresti sul Corriere della Sera, l’allarme Covid è già scattato e la tensione sull’argomento è elevatissima.

Quanto accaduto a Spezia e Empoli ha creato inquietudine: nel gruppo squadra ligure ci sono quindici positivi, in quello toscano sei. Entrambi gli spogliatoi sono frequentati da calciatori no-vax, due nel primo e uno nel secondo.  Non esiste la certezza che a creare i cluster siano stati gli atleti contrari al vaccino, i due episodi hanno però accresciuto la preoccupazione di tutti: che campionato sarà, stavolta?. L'ex responsabile sanitario della Nazionale azzurra, Enrico Castellacci, pensa di proporre un provvedimento in stile Premier League: "Noi proponiamo il green pass per gli agonisti, perché permetterebbe di circoscrivere quanto sta succedendo in cluster tipo Spezia e Empoli. Serve una presa di posizione forte, difficile, e non so se spetti alla Federazione o debba arrivare da un livello più alto, ma così le garanzie sarebbero maggiori".