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Udienza preliminare per il rinvio a giudizio di De Santis. Leardi: “Vederlo è stato molto doloroso”

«Qui non c'è mai stato alcun segnale di pentimento da parte delle persone accusate. Dobbiamo tenere alta l'attenzione. Nessuno ha mai chiesto scusa», afferma l'avv. Pisani, legale della famiglia Esposito

Redazione

Daniele De Santis, l'ex ultrà romanista accusato dell'omicidio di Ciro Esposito, è da oltre un'ora davanti al gup Maria Paola Tomaselli. Come riporta AdnKronos, il magistrato deve decidere sulla richiesta dei pubblici ministeri Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio che sollecitano il rinvio a giudizio di De Santis per rispondere di omicidio e di tentato omicidio di altri due tifosi napoletani che erano vicini ad Esposito. De Santis è presente in aula su una lettiga, perché ancora sofferente a causa dei postumi del ferimento subito quando il 3 maggio dello scorso anno. Oltre alla sorte di De Santis, il gip Tomaselli dovrà decidere se debbano andare a giudizio anche i tifosi napoletani Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, accusati di rissa.

«Vedere De Santis, questa mattina, è stato per me molto doloroso.... doloroso come quando è nato Ciro. Un dolore simile a quello di quanto l'ostetrica ti prende il bambino appena nato». A pronunciare queste parole è stata Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, che partecipa all'udienza. «Noi familiari - ha detto Leardi - dobbiamo essere qui anche se c'è tensione in noi. Siamo sempre stati presenti perché questo è un nostro dovere». Questa mattina, prima che cominciasse l'udienza, alcuni amici di De Santis hanno incoraggiato con delle urla 'Gastone', all'arrivo in Tribunale, ma Leardi ha detto di non aver sentito nulla. Anche l'avvocato che la assiste nel procedimento, Angelo Pisani, ha affermato: «Qui non c'è mai stato alcun segnale di pentimento da parte delle persone accusate. Dobbiamo tenere alta l'attenzione. Nessuno ha mai chiesto scusa»