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Parma, Lucarelli: “Le istituzioni non si sono interessate di noi. Ecco perchè non giochiamo”

«La nostra è una battaglia generale per tutto il movimento, affinchè non accadano più casi come questo»

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«Avevamo chiesto tutela da parte delle istituzioni. Nessuno, tranne Assocalciatori e Assoallenatori, si è interessato». È l'accusa che Alessandro Lucarelli, capitano del Parma, lancia nella conferenza stampa tenuta con il tecnico ducale Roberto Donadoni.

Con la società alle prese con una gravissima crisi finanziaria, la squadra ha chiesto e ottenuto il rinvio delle ultime 2 partite in calendario. I match con Udinese e Genoa sono slittati. «La decisione di non scendere in campo è dovuta a questo disinteresse delle istituzioni del calcio», ripete Lucarelli. «La nostra è una battaglia generale per tutto il movimento, affinchè non accadano più casi come questo. »Abbiamo avuto l'appoggio di tutti i giocatori di Serie A, alcune squadre sarebbero state disposte anche a non giocare«, prosegue. »Per il momento non ci sono le condizioni per svolgere il nostro lavoro al meglio, anche se ci proviamo. Noi -spiega- ci auguriamo che ci sia interesse di dare continuità al Parma, oltre la fine di questa stagione«. Il club è di proprietà di Giampietro Manenti, giudicato »persona non credibile« dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. »Da Manenti non abbiamo novità -dice Lucarelli-. Non è lui il colpevole di questa situazione, anche se ci aspettavamo e speravamo azioni concrete«