Per la seconda domenica consecutiva i giocatori del Parma non scenderanno in campo insieme ai loro colleghi di tutta la Serie A, ma dovranno accontentarsi al massimo di guardare le partite in televisione. A pochi minuti dal fischio di inizio delle partite Alessandro Lucarelli, capitano della squadra e in prima linea in queste settimane per fa sentire la voce dello spogliatoio, è intervenuto a Sky Sport: “Viviamo questa situazione con amarezza, noi volevamo giocare. Abbiamo chiesto di essere tutelati, ma non siamo stati ascoltati. Ringrazio i tifosi e le altre squadre, significa che c’è la voglia di cambiare. Qualcuno ha permesso ai nostri dirigenti di fare tutto ciò, per questo noi protestiamo. Tante squadre in categorie inferiori sono messe come il Parma e forse peggio, se siamo arrivati a questo punto qualcuno gliel’ha permesso. Vediamo cosa verrà deliberato, poi ci muoveremo di conseguenza. Invece che dare 3 mesi per pagare gli stipendi, i controlli dovrebbero essere fatti mensilmente”.
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Lucarelli: “Mi auguro di poter finire il campionato: è nell’interesse di tutti”
Il capitano del Parma a Sky Sport: "Qualcuno ha permesso ai nostri dirigenti di fare tutto ciò, per questo noi protestiamo. Tante squadre in categorie inferiori sono messe come il Parma e forse peggio"
I giocatori, in tutta questa faccenda, sono tra le maggiori vittime: non percepiscono lo stipendio, non hanno la possibilità di allenarsi al meglio, né tanto meno di giocare. “Mi auguro di poter finire il campionato: è nell’interesse di tutti - ha detto il difensore - La gara della domenica è l’ultima cosa che ci rimane. La società non c’è e la situazione è compromessa, spero che si voglia portare il Parma alla fine del campionato per poi farlo morire a giugno”. Che Lucarelli e compagni portino avanti il loro campionato è anche interesse della Roma; avendo pareggiato contro il Parma due settimane fa, i giallorossi rimarrebbero infatti penalizzati se si decidesse di risolvere con una serie di 3-0 a tavolino il resto del calendario degli emiliani.
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