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Legge Stadi, Delrio: “Testo quasi pronto. Resta il nodo cubature”, Alfano: “E’ bene incentivare la costruzione di impianti sportivi”

Ci vorrà ancora qualche giorno per vedere, forse, un altro mattoncino sull’impiantistica sportiva, entrata nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità.

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Ci vorrà ancora qualche giorno per vedere, forse, un altro mattoncino sull'impiantistica sportiva, entrata nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità.«Tra oggi e domani il governo metterà a punto il testo», ha annunciato in mattinata con un certo ottimismo il ministro con delega allo Sport, Graziano Delrio, prima della frenata: «dobbiamo ancora fare dei passaggi. Non c'è ancora niente di definitivo. Stiamo lavorando sul testo, ma non abbiamo ancora chiuso. Ci proviamo fino alla fine ma non è detto che ci riusciamo».

Dopo le polemiche al Senato, il governo ci sta riprovando ora alla Camera e le aspettative viaggiano ancora a corrente alternata. Resta il solito 'nodò interpretativo sulle cosiddette cubature-premio. La matassa non si scioglierà prima di due-tre giorni anche per una questione di tempistica, visto che la fiducia è stata calendarizzata per mercoledì. Due le strade percorribili per snellire il procedimento: una legge delega (procedura questa che sarebbe invece esclusa dalla Legge di stabilità) oppure una norma precettiva, da applicarsi immediatamente. E tre le possibili soluzioni. La prima - la cosiddetta versione ultralight - prevede l'utilizzo del Credito Sportivo come polmone finanziario per le società che in questo modo possono restaurare ed edificare ex novo aree già esistenti con crediti a tassi super-agevolati; la seconda stabilisce semplificazioni a livello di concessioni con dei vincoli precisi (si applicherebbe solo alla ristrutturazione di vecchi stadi e nuovi stadi ma escluderebbe i terreni vergini. Sarebbe cioè utilizzabile solo per terreni già organizzati o da riqualificare); la terza infine, la versione più forte, punterebbe sulla possibilità delle cosiddette cubature-premio (concesse ai costruttori anche lontano dagli impianti sportivi), ma questa strada viene considerata alo stato la meno percorribile non avendo i necessari i voti parlamentari. Ci sarà bisogno insomma ancora di qualche giorno per rendere più chiaro il provvedimento che, ha spiegato Delrio, «dovrà mettere in condizione i privati di avere gli strumenti fruibili, rapidi e facilmente praticabili. Siamo andati avanti al Senato per velocizzare l'iter perchè sappiamo che i comuni non hanno mezzi, ha detto ancora il ministro, ricordando che si è cercato di »lavorare ad una legge che possa accelerare gli interventi per rendere gli stadi più accoglienti e fruibili, come avviene in altri Paesi europei«.

La pensa così anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, secondo cui l'obiettivo »è incentivare la realizzazione di stadi sempre più accoglienti per favorire la partecipazione degli sportivi«. »Lo Stato non ha però i soldi per farlo - ha aggiunto Alfano - e quindi bisogna mobilitare il privato, con chi vuole fare giusta impresa«. Parla espressamente di 'speculazionè invece Legambiente che lancia l'allarme: »Altro che stadi. Emendamento è il via libera alla speculazione edilizia. E se verrà approvato, saranno possibili nuovi edifici ovunque, dalla Terra dei Fuochi all' alveo del Tevere«, scrive l'organizzazione ambientalista che parla di emendamento »pericoloso« alla Legge di Stabilità. La proposta di modifica al testo approvato al Senato, rileva Legambiente, »prevede la possibilità di realizzare gli impianti e ogni tipo di intervento edilizio superando, attraverso il passaggio alla presidenza del Consiglio, qualsiasi parere contrario di chi è preposto alla 'tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico, della salute e della pubblica incolumita».(ANSA)