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Fair Play Finanziario sospeso: la Uefa presenta appello

L'avvocato Dupont ha deferito la parte che impone limitazioni al deficit. Decisione sospesa: se la sospensione venisse confermata club come Psg e City potrebbero sorridere, ma anche Inter e Roma guardando in casa nostra

Redazione

Nuovo capitolo per il FFP. Il Fair Play Finanziario tanto voluto dalla Uefa è stato sospeso. Il Tribunal de Première Istance de Bruxelles ha parzialmente accolto il ricorso dell'avvocato Dupont, lo stesso della sentenza Bosman, che ha deferito alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea la parte della normativa che impone limitazioni al deficit. La Uefa ha presentato appello e per questo la decisione del tribunale sarà sospesa fino al pronunciarsi della Corte di Giustizia.

Nel mirino di Dupont, l'uomo che in passato con la questione Bosman ha di fatto cambiato il calcio, è finita la seconda fase del Fair Play Finanziario che prevede un deficit massimo da 45 a 30 milioni di euro nel periodo di monitoraggio. Il Tribunale di Bruxelles ha sospeso questa misura vietando alla Uefa di portare avanti la questione, ma senza stabilire nel dettaglio se questa clausola sia in contrasto o meno con il principio di libera concorrenza, come sostenuto da Dupont. Su quello dovrà pronunciarsi la Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

La Uefa, per non vanificare quanto fatto fino a questo momento, farà appello per poter applicare momentaneamente le proprie regole, sospendendo la decisione del tribunale belga. Se la sospensione venisse confermata club come Psg e City potrebbero sorridere, ma anche Inter e Roma guardando in casa nostra.