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Diritti Tv, Mediaset: “Abbiamo garantito il maggior incremento rispetto al precedente contratto”

Il direttore di Premium Sport Alberto Brandi, in un servizio sull'assegnazione dei diritti tv della Serie A 2015-2018, ha chiarito la posizione dell'azienda

Redazione

"Il nostro mondo del pallone porta a casa 943 milioni, 164 in più rispetto all'esito dell'apertura delle buste". Parola e immagini targate Mediaset che, in un servizio sull'assegnazione dei diritti tv della Serie A 2015-2018 a firma del direttore di Premium Sport Alberto Brandi trasmesso oggi alle 13,30 su Italia 1 da Studio Sport, rivendica come, "conti alla mano, è soprattutto Mediaset a garantire il maggior incremento rispetto al precedente contratto: pur trasmettendo le partite di 8 squadre (prima erano 12) paga infatti il 38% in più".

"Altro che asta truccata - sottolinea il servizio - Nell'estate del 2014 si cercò una soluzione che rispettasse le regole e che fosse la migliore per operatori, abbonati e calcio italiano. E, checchè se ne dica, tutto si svolse in punto di diritto. Anzi... di diritti. La Lega - ricostruisce il servizio tv che evidenzia la posizione di Mediaset sulla vicenda diritti tv del calcio di Serie A - ha davanti una soluzione per evitare di finire nel mirino dell'Antitrust e guadagnare il massimo possibile.

Bella da vedere, impossibile da realizzare: assegnare il pacchetto B del digitale terrestre a Sky, il pacchetto A del satellite al secondo offerente, Mediaset Premium, che si aggiudicherebbe così anche il pacchetto D: Totale 1.078 milioni. Regole osservate, ma buon senso e tutela dei consumatori calpestati: i due operatori gestirebbero diritti da esercitare su piattaforme su cui non sono presenti: Mediaset sul satellite, Sky sul digitale. Si arriva così all'esito finale: Pacchetto A satellitare a Sky, pacchetto B digitale a Mediaset, che ottiene anche il pacchetto D, poi ceduto al competitor grazie alla sub licenza successivamente autorizzata da Antitrust. Leggi rispettate, fallimento del sistema calcio evitato, pluralità di offerte e tutela per i consumatori garantite. Soluzione che, infatti, viene votata quasi all'unanimità dalle società di calcio: 22 voti a favore su 23. Solo la Fiorentina si astiene".