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Coronavirus, Spadafora: “Sì alle partite a porte chiuse fino a domenica prossima”

Il ministro: "Abbiamo esteso le restrizioni anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria"

Redazione

Il Coronavirus mette alle corde anche lo sport in Italia. Nei giorni precedenti si sono studiate le mosse per arginare la malattia infettiva, rinviando partite di SerieA per evitare contagi all'interno degli stadi. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha voluto dare il suo appoggio per trovare un'alternativa al difficile rinvio delle partite di SerieA: "Nelle aree interessate dall'emergenza Coronavirus le partite si disputeranno a porte chiuse. Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora abbiamo esteso le restrizioni anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse". Queste le sue parole ai microfoni del Tg2 al termine del ConsigliodeiMinistri. Spadafora ha poi aggiunto che il provvedimento "non è stato esteso al resto d'Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi".

Le squadre e le partite interessate sono dunque: Udinese-Fiorentina (sabato 29 febbraio ore 18.00), Milan-Genoa (domenica 1 marzo ore 12.30), Parma-Spal e Sassuolo-Brescia (domenica 1 marzo ore 15.00), Juventus-Inter (domenica 1 marzo ore 20.45). Sampdoria-Verona, in programma lunedì 2 marzo alle ore 20.45, potrebbe essere coinvolta se le ordinanze dovessero essere prorogate.