Sono concentrate anche su un presunto componente di una «commissione» della Figc le attenzioni dei magistrati della Dda di Catanzaro che coordinano le indagini sul calcioscommesse.
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Calcioscommesse, la DDA indaga su un presunto componente di una «commissione» della Figc
Prosegue il lavoro degli investigatori sul caso di combine che ha di nuovo infangato il mondo del calcio
Materiale è stato acquisito in Federazione per giungere all'identificazione del personaggio che emerge da un colloquio intercettato tra Mauro Ulizio, direttore generale di fatto della Pro Patria, ed il figlio Andrea, ex giocatore della stessa squadra nella quale, scrive il pm nel decreto di fermo, «il padre esaltava la sua conoscenza con quest'altro venduto che farebbe parte della Figc».
Parlando della squalifica rimediata da Andrea Ulizio per uno schiaffo ad un avversario nella gara persa per 3-1 con la Cremonese e, secondo l'accusa, venduta dai due insieme ad altri calciatori e all'allenatore della Pro Patria, Mauro si vanta di avere ottenuto una condanna mite. «Hai capito - dice Mauro Ulizio al figlio - di una giornata ti hanno dato si? non lo uso mai questo qua che stà nell'ufficio ... Sai chi, sai chi me l'aveva presentato questo qua? ti ricordi quell'attaccante di colore che era a Porto Corallo, come si chiama? Aziz eh! me l'ha presentato lui! questo fa parte della commissione dei, della Figc che lavora anche a livello di Champions League, Serie A!»
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