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Calcioscommesse, Conte ascoltato a Bari come testimone

L'argomento è il campionato 2008-2009, nel quale Conte subentrò a Giuseppe Materazzi

Redazione

«Subentrai a Materazzi e trovai il Bari in zona retrocessione. Quella stagione (2008-2009, ndr) si concluse con la squadra che, dopo un bellissimo percorso, fu addirittura giudice della promozione, favorendo di fatto il Bologna nella salvezza perchè prima pareggiammo a Bologna e poi vincemmo a Lecce». Così il ct della Nazionale Antonio Conte che oggi è in Tribunale a Bari per deporre come testimone in uno dei processi sul calcioscommesse.

Rispondendo alle domande della difesa sul campionato 2008-2009, nel quale Conte subentrò a Giuseppe Materazzi a metà stagione come allenatore del Bari, il ct ha detto che «fu un percorso esaltante. Quando venni chiamato trovai una squadra che aveva voglia di fare cose belle e importante. Giocammo un calcio propositivo. Da 320 spettatori arrivammo a riempire lo stadio».

«A quel momento del campionato c'era grande euforia e clima di festa, anche in piazza a Bari, perchè eravamo promossi in serie A», ma «nella settimana prima della partita con la Salernitana non si faceva altro che parlare del gemellaggio tra le tifoserie». Il ct della Nazionale Antonio Conte parla in aula, citato come teste nel processo sul calcioscommesse, della partita Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, finita 3-2.

«L'unica stranezza che ricordo - ha detto Conte - è la vicinanza dei tifosi che premevamo per favorire la Salernitana e anche durante la partita i nostri tifosi esultavano anche quando segnava la squadra avversaria». Conte spiega che «prima della partita cercai di dare motivazioni importanti per giocare. Avevamo fatto un percorso straordinario e volevamo mantenere la testa della classifica sollevando la coppa della serie B. Avevo anche parlato ai giocatori del gemellaggio dicendo che non doveva interessarli. E infatti - dice Conte - fu una partita molto garibaldina, si giocò a viso aperto. L'impegno fu buono».