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Calcioscommesse: 4 mesi per l’esame di pc e telefonini

(La Gazzetta dello Sport  –  D. Romani) – Quattro mesi di tempo a partire dal primo incontro del 20 dicembre.

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(La Gazzetta dello Sport  -  D. Romani) - Quattro mesi di tempo a partire dal primo incontro del 20 dicembre. Con queste tempistiche il gip Guido Salvini ha chiuso la prima udienza dell’incidente probatorio che coinvolge 93 dei 111 indagati dalla Procura di Cremona nell’inchiesta sul calcioscommesse partita nella primavera del 2010. Per gli altri 18, invece, sono scaduti i termini.

I tempi Presenti il pm Roberto di Martino, una trentina di avvocati, tra i quali Antonio De Rensis (difensore di Conte, Bressan, Tisci e Ferrario), Mattia Grassani (difensore di Milanetto), Matteo Melandri (difensore di Mauri), alcune decine di periti di parte, oltre ai 4 nominati dalla Procura che dovranno periziare più di 200 apparecchiature tra cellulari, iPhone e computer. In aula anche un indagato: Cristian Bertani. Il prossimo appuntamento è fissato per il 20 dicembre quando, a Brescia, i periti inizieranno con le copie dei singoli supporti. Da qui scatteranno i 4 mesi di tempo per il «lavoro » sulle apparecchiature, che scadranno il 20 aprile. Un mese dopo, il 22 maggio, si tornerà a Cremona per la nuova udienza dove si capirà cosa le apparecchiature «regaleranno » agli investigatori.

L’inchiesta Nel frattempo il lavoro della Procura continua. Il pm Di Martino lavora sulla reiterazione della rogatoria da inviare a Berna (ministero pubblico federale) per acquisire gli atti degli interrogatori a Mauri e ai genitori del centrocampista della Lazio. La prima richiesta è stata rigettata in quanto in Svizzera il reato associativo deve essere aggravato da caratteri criminali. E da Cremona sono dunque pronti a inoltrare di nuovo richiesta di rogatoria allegando ed esemplificando le aggravanti criminali del reato associativo. Tre casi: la minaccia di Ilievski a Gritti («Ti sparo nelle gambe»), la conversazione tra Erodiani con Bellavista («A te mettono più paura i giocatori del Pisa o i trafficanti d’armi…») e il dialogo tra Erodiani e Parlato («Dietro quelli di Singapore ci sono i trafficanti d’armi»). Ma oltre alla Svizzera, il pm di Cremona non demorde nemmeno sul fronte Singapore. Dopo aver inoltrato la richiesta di rogatoria tramite il ministero di Giustizia (passaggio necessario in quanto non esistono trattati di bilateralità), in queste ore la richiesta sta arrivando brevi manu ai poliziotti di Singapore che si incontreranno a Lione con gli investigatori dell’Interpol. E nel frattempo il pm Di Martino venerdì sentirà di nuovo Francesco Giannone (commercialista di Signori) e Luigi Sartor.