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Abete: “La Federcalcio rispetterà ogni decisione di Prandelli in merito al codice etico”

Cento giorni al Mondiale brasiliano. L’Italia, dopo la sconfitta in amichevole con la Spagna, deve ancora rifinire il rodaggio ed anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ancora non sente

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Cento giorni al Mondiale brasiliano. L'Italia, dopo la sconfitta in amichevole con la Spagna, deve ancora rifinire il rodaggio ed anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ancora non sente come imminente l'esordio azzurro contro l'Inghilterra. "E' un periodo ancora abbastanza lungo - ha detto Abete, ospite in studio a Sky Tg 24 - e cerchiamo di prepararlo al meglio possibile. C'e' stata la disponibilita' delle societa' per convocare 31 giocatori all'Acqua Acetosa lunedi', martedi' e mercoledi', poi il 14 e il 15 aprile ci saranno dei test per i giocatori che fanno parte della rosa. Cerchiamo di favorire al massimo la preparazione di giocatori e tecnico. E' una vigilia normale, dico sempre che una federazione e un tecnico della Nazionale hanno due competizioni in 4 anni, Europeo e Mondiale, e qualche vota la Confederation, mentre l'allenatore di un club puo' conquistare 24-28 tornei. Quindi c'e' un'attenzione particolare perche' e' una delle pochissime opportunita' per federazione e ct di ottenere un risultato, e in questi quattro anni Prandelli ha fatto bene".

Lo stesso ct, dopo il test perso di misura con la Spagna, si e' apertamente lamentato sia per la condizione degli azzurri che per la distanza tecnica con gli iridati in carica: "E' una valutazione che in tanti condividiamo. Se nelle classifiche dei giocatori che si sono messi in luce negli ultimi anni, gli italiani sono in numero ridotto e quei pochi sono i giocatori storici come Buffon e Pirlo, questo significa che il ricambio non e' facile, ed e' un fatto oggettivo. Il nostro calcio ha delle complessita', non riconoscerlo e' fuori dal mondo". Detto che la Federcalcio rispettera' ogni decisione del ct in merito al cosiddetto codice etico, che e' costato l'esclusione di De Rossi per l'amichevole con la Spagna, e che Balotelli e' imprescindibile per la Nazionale ("La sua assenza si sente, puo' cambiare la partita ogni momento, e' un'eccellenza ed e' fondamentale per il Mondiale in Brasile"), Abete e' fiducioso sulla permanenza di Prandelli in azzurro dopo le recenti aperture del ct: "Speriamo rinnovi, come sempre ci sara' un incontro e fin dal primo giorno abbiamo detto che speravamo rimanesse. Ci incontreremo entro marzo e speriamo prolunghi il suo contratto per dare continuita' ad un lavoro ben fatto in questi ultimi anni".

Riguardo la moviola in campo: "Oggi c'e' l'utilizzo della tecnologia per il gol non gol, un dirigente, ex Pallone d'Oro, come Platini che e' contrario, 209 Paesi che fanno riferimento alla Fifa in cui il dibattito non e' cosi' ricco come in italia". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, parla anche della moviola in campo a Sky Tg 24. "Queste sono le norme e vanno rispettate - ha detto Abete - e non c'e' un consenso politico a delle modifiche. Poi, dobbiamo capire cosa vuol dire moviola: De Rossi e' stato squalificato con la prova tv ma la Roma ha fatto ricorso, e questo significa che l'utilizzo differito del mezzo televisivo porta a valutazioni diverse".

Riguardo la norma sulla discriminazione territoriale: "Non e' una norma ma una sanzione della discordia". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, torna a parlare della norma sulla discriminazione territoriale che a fine stagione sara' rivista anche per il 'pressing' del Coni. "La norma c'e' prima degli anni Novanta, nel momento in cui la sanzione e' aumentata s'e' posto un problema che affronteremo a giugno - ha detto il numero uno della Federcalcio a Sky Tg 24 - Le societa' sanzionate pero' sono state tre ed in B non e' mai accaduto". "La situazione ha un risalto mediatico grandissimo - ha ricordato Abete - ma fin qui, su 42 societa', ne sono state sanzionate solo tre, il che vuol dire che la situazione non e' deflagrante. Poi ci sono i suggerimenti dell'Alta Corte, che ha evidenziato criticita' nella norma e detto alla federazione che, se ritiene, puo' intervenire nel quadro normativo esistente. A fine stagione faremo una riflessione - conclude Abete - poi decideremo come precedere".

(AGI)