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Venditti: “Fonseca fa un calcio ‘sexy’, ma è poco reattivo. Friedkin ha capito Roma, Pallotta no”

Getty Images

Le parole del cantautore: "L'erede di Dzeko non c'è, è uno dei migliori in Europa. Alla Roma di oggi mancano due pilastri come Totti e De Rossi"

Redazione

Antonello Venditti torna a parlare di Roma e lo fa a Centro Suono Sport, nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo. Il cantautore romano e romanista ha commentato il momento della squadra di Fonseca e ha espresso i suoi desideri per l'anno che sta per cominciare.

"Io non mi sono mai dimesso da tifoso. Io sono la Roma, non posso dimettermi da me stesso. Tempo fa ci fu un equivoco su questa mia frase. Fonseca ha un'idea elevata di calcio, tende al massimo ma qualche volta non ci riesce, e quando accade è un tonfo. Vedo un'idea di calcio, anche se non è molto reattivo in panchina. Aspetta molto per un cambio perché dà fiducia ai giocatori, ma a volte vanno bocciati subito. Ovviamente Dzeko e Mkhitaryan meritano la fiducia ed è giusto aspettarli, ma è importante avere la formazione migliore negli ultimi venti minuti. Ma fa un calcio "sexy", la Roma fa il calcio migliore e le partite sono belle da vedere".

Sui Friedkin

Vedo un buon approccio. E poi a differenza di Pallotta, sono americani per davvero. L'ex presidente era italoamericano e si vedeva. Dan Friedkin ha un'idea di Roma giusta e conosce la sua potenzialità. Questo gli italoamericani non possono capirlo. Anche Commisso non capisce Firenze, ad esempio. Penso che Friekdin ci rispetti. Ora aspettiamo di giudicare le prossime mosse.

Sul lato tecnico

Ci sono giocatori ottimi, ma vanno gestiti nel modo giusto. Boer, per esempio, in quella partita si è dovuto sorbire l'errore di Fazio. Abbiamo giovani bravi, non serve andare a comprare gente come Reynolds in America. Ne abbiamo tanti così.

Su Pinto

Non lo conosco, servirà a scovare i giovani forti. C'è da dire che non è Mendes, ma neanche Baldini, che ci ha dato due o tre giocatori importanti, tra cui Mkhitaryan e Smalling. Poi sul suo rapporto con Roma è andato a sbattere. Sabatini nella sua "follia" poteva farci comodo. Con tre innesti importanti possiamo mantenere questo livello. Sul portiere bisogna investire qualcosa. Se Pau Lopez dovesse farsi male, giocherebbe Boer o Farelli. Serve un portiere, ma Pau Lopez va difeso. Non può essere questo, paga ancora l'errore con Lazio.

Chi sarebbe il bomber ideale a prendere l'eredità di Dzeko?

Non c'è. Forse Belotti, ma non è neanche lui. Dzeko è un giocatore vero, uno dei migliori in Europa ancora oggi. Pure io mi sono incazzato con lui quando ha sbagliato qualche gol, ma come gioca... Quando sta bene tutti salgono di livello e quando non gioca bene tutti fanno male. È la forza che hanno i leader. Alla Roma di oggi mancano due pilastri come Totti e De Rossi.

Intorno a chi andrebbe costruita la Roma del domani?

Si deve crescere nel gioco e diventare grandi tutti insieme. Forse il punto di riferimento può essere Zaniolo, ma c'è bisogno di qualcuno che lo aiuti a diventare un grandissimo. Lui può essere il sostituto di Dzeko.

Sulla difesa

Abbiamo una difesa davvero forte. Ibanez è un fenomeno.

Sui tifosi della Roma

Noi romanisti dobbiamo restare uniti. Se ci dividiamo, meglio che i tifosi non tornino allo stadio oppure saranno la nostra debolezza.