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Veloccia: “La sentenza del Tar sull’autodemolitore per ora non interessa lo stadio”

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L'assessore all'Urbanistica rassicura: "Essendoci una attività commerciale non la si sgombera fin quando non ce ne sarà bisogno, ovvero al momento in cui sarà indispensabile per la realizzazione"
Redazione

È di pochi minuti fa la notizia dell'annullamento da parte del Tar del provvedimento di chiusura dell'attività commerciale di un autodemolitore a Pietralata, nell'area che interessa il futuro stadio della Roma. A fare chiarezza sulla questione è intervenuto all'Ansa l'assessore all'Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia: "La sentenza del TAR sul ricambista auto di via degli Aromi non tocca particolarmente la questione dello Stadio della Roma, quantomeno per il momento. L’assessorato, infatti, riconosce che la società ricorrente ha saputo dimostrare che l’attività si era spostata dalla particella dove il Municipio aveva riscontrato l’abuso edilizio, togliendogli la possibilità di esercitare. La sentenza riconosce che quella particella è pubblica, rimuovendo di fatto un pezzo del problema".

Il pensiero del Comune? "Quell’attività continua ad esercitare in detenzione precaria su particelle comunali, e quando sarà necessario utilizzare quelle particelle per i cantieri dello Stadio, allora sarà necessario mandarli via. Secondo gli uffici infatti la particella 138, quella al centro della sentenza del Tar, è del Comune e i giudici stessi lo acclarano mettendolo nero su bianco. Ma anche le altre particelle, dove la ditta continua a esercitare, sono comunali e faranno parte dell’area interessata dallo Stadio. Finora nessuno ha mandato via la ditta da quelle particelle, perché il criterio è che essendoci una attività commerciale non la si sgombera fin quando non ce ne sarà bisogno, per non causargli danno. Ma quando serviranno all’effettiva realizzazione del cantiere allora si procederà così come per le abitazioni".