Il caos societario nella Roma non è stato ancora placato dalla nomina di un nuovo Ceo. A parlarne, durante il podcast Fontana di Trevi, è stato nuovamente il giornalista Riccardo Trevisani riscontrando un vuoto comunicativo nel club: "Nel momento delle difficoltà, le società devono essere chiare e riconoscibili. Nel Milan Fonseca parla in misto di italiano e portoghese, è grottesco. Poi c'è Ghisolfi che parla degli errori di Aureliano e La Penna in francese. Fai parlare in francese uno che è appena arrivato e che si è svegliato ora che se ne è andata la Souloukou perché prima non s'era mai mosso da Trigoria, non aveva mai fatto una dichiarazione". Poi Trevisani ha rincarato la dose "Ha parlato in un incontro con delle persone scrivendo su un quaderno in cui leggeva le risposte. Poi si è lamentato giustamente dell'arbitraggio di Monza. Ma se lo fai in francese e guardando per terra dopo 6 mesi in cui sei in Italia non sei tanto credibile. I Friedkin non parlano, Lina è stata cacciata e Ghisolfi parla in francese. De Rossi è stato cacciato senza ragione, ma come fanno i tifosi a identificarsi?"
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Trevisani attacca Ghisolfi: “Lamentarsi in francese non è credibile”
"Friedkin non parlano, Lina è stata cacciata e Ghisolfi parla in francese. De Rossi è stato cacciato senza ragione, ma come fanno i tifosi a identificarsi?", si chiede il giornalista
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