I 20 minuti di Udine sono solo l'inizio, o comunque l'ennesima tappa di un tour de force che spremerà la Roma e in particolare alcuni giocatori. C'è chi come Leandro Paredes,Bryan Cristante e Gianluca Mancini gioca ininterrottamente da mesi, avendo saltato al massimo una o due partite in questo 2024. Ognuno di loro sarà chiamato agli straordinari in un momento in cui la Roma di De Rossi si gioca semplicemente tutto. Udinese, Napoli, due volte il Bayer Leverkusen con la Juve in mezzo e infine l'Atalanta. Sei partite (cinque più i 20 minuti del BluEnergy) in 18 giorni che decideranno il destino giallorosso e per questo ci sarà bisogno di tutti i migliori. Compreso, ovviamente, Paulo Dybala che è il faro tecnico di questa squadra. Ma in campionato deve tornare a incidere in zona gol, visto che non segna dalla partita col Monza di inizio marzo. Quasi due mesi con un solo assist in Serie A, nel derby, in tre partite da titolare su cinque (sei considerando anche l'Udinese). Una saltata per infortunio, le altre due per gestione.
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Tour de force mai visto e tabù trasferta: le sfide di Dybala. E il futuro resta incerto
Proprio quella che De Rossi non potrà più permettersi, perché non è possibile rinunciare a un calciatore da 15 gol e 9 assist in 33 partite, in un momento così. Per cui l'argentino è chiamato a uno sprint importantissimo, in cui dovrà giocarle per forza di cose tutte, e da titolare. Sarebbe il tour de force più grande di tutta la sua stagione: tra febbraio e marzo ha giocato cinque gare dall'inizio in diciotto giorni con 5 gol e 1 assist. Stavolta sarebbero cinque in quindici, più i 20 minuti di domani. Inoltre, ben quattro su sei saranno in trasferta: delle 15 reti segnate in stagione dall'argentino, appena 3 sono arrivate lontano dall'Olimpico. Straordinari forse è dire poco. Per un calciatore che non brilla esattamente per continuità fisica. Ma De Rossi deve poter contare su di lui, cercherà di risparmiargli qualche scampolo di gara non lasciandolo sempre in campo per 90 minuti. Però è questo il momento della Joya, da lui servono minuti e anche gol, soprattutto ora che Lukaku si è fermato per una noia muscolare, che si spera possa permettergli di rientrare a Napoli.
Roma-Dybala tra il rinnovo e la clausola: sarà un'estate di decisioni
—Dybala e la Roma si giocano la Champions, insieme al futuro dell'argentino che in estate sarà inevitabilmente in bilico. Il suo contratto scade a giugno 2025, per cui andrà presa una decisione. Rinnovo o addio, con l'ultima opzione di restare con un contratto in scadenza che non piace a nessuno, in particolare alla Roma, soprattutto per un calciatore così. A fine stagione le parti si riaggiorneranno, consapevoli dei traguardi raggiunti da una parte, e delle risorse a disposizione per il mercato dall'altra. Dybala in giallorosso e nella capitale sta benissimo, su questo dubbi non ce ne sono. È idolatrato, si sente importante e speciale, per lui questo conta tantissimo. A Trigoria ormai ha tanti amici, Paredes in primis, dopo Mourinho nella sua cerchia sta entrando anche Daniele De Rossi che lo sta valorizzando al massimo e con cui il rapporto è stato da subito ottimo. Le premesse ci sono tutte, poi ci sono i vari ragionamenti che tutte le parti in causa dovranno fare. Dybala entrerà nella stagione dei 31 anni, ha a disposizione una clausola rescissoria da appena 12 milioni che a luglio gli permette di andare dove vuole all'estero.
Molto dipenderà anche dalle offerte che gli arriveranno, con la Spagna e l'Atletico Madrid dell'amico fraterno Morata che non ha mai smesso di pensarci. Poi c'è l'Arabia Saudita che tornerà a spingere, facendo leva sul fattore economico. Sarebbe un cambio vita totale, a cui in passato Dybala ha fatto sapere di non essere interessato. Non è detto che le cose non possano cambiare, una volta che si metterà al tavolo anche con la famiglia per ragionarci su. Di certo la Champions League aiuterebbe e non poco la Roma, potendo contare sulle risorse e sul fascino di una nuova competizione, da scoprire proprio lì dove se l'è conquistata e dove ha ribadito più volte di voler alzare un trofeo da dedicare ai tifosi. I giallorossi, invece, sarebbero chiamati a un ulteriore sforzo economico per trattenere il suo gioiellino che in questi due anni si è dimostrato fenomenale ma anche un po' fragile. Per cui qualche riflessione, al netto di un De Rossi che ovviamente spera di averlo ancora con sé, dovrà farla pure la società. Che poi dovrebbe eventualmente sostituirlo: difficile, forse impossibile in ogni caso. "Non dipende solo da me", ha detto Paulo due settimane fa. Tra la fine del campionato e la Copa America passerà meno di un mese, in quella finestra e magari prima che si attivi la clausola a luglio, la Roma deve cercare di definire la situazione, provando eventualmente a eliminarla una volta per tutte. Ma sarà questa l'estate in cui necessariamente si deciderà il futuro di Paulo Dybala.
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