16Centrocampista
Daniele De Rossi

Daniele De Rossi

  • Nazionalità:Italia
  • Età:40 (24 luglio 1983)
  • Altezza:1.84 m
  • Peso:78kg
  • Piede:Destro,Sinistro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

BIOGRAFIA

Daniele De Rossi è un ex calciatore, centrocampista, che ha dedicato la sua carriera alla Roma e, solo una volta terminata la sua storia in giallorosso, ha indossato solo un’altra maglia da giocatore professionista: quella del Boca Juniors. Daniele è nato ad Ostia, sul litorale romano, il 24 luglio del 1983. È stato vicecapitano della Roma dietro a Francesco Totti – guadagnandosi per questo il soprannome di ‘Capitan futuro’ - per poi prendere il testimone della fascia, quando il numero 10 si è ritirato, nel 2017. È il secondo giocatore con più presenze con la maglia della Roma dopo Totti (623) e prima di Giacomo Losi (455). Nato da mamma Michela e papà Alberto, che è stato calciatore professionista, (passato per le giovanili giallorosse e arrivato fino alla serie C con il Livorno), e, per oltre 20 anni, allenatore delle squadre giovanili della Roma, in particolare della Primavera che ha diretto per 19 lunghi anni e che ha guidato fino al 2022. Daniele, che ha una sorella minore (Ludovica), è cresciuto a pane e calcio, con il papà allenatore e il cugino Andrea, calciatore professionista. È sposato dal 2015 con l’attrice Sarah Felberbaum con cui ha avuto due figli, OliviaRose nata nel 2014 e Noah nato nel 2016. Oltre a Gaia (nata nel 2005), avuta dal precedente matrimonio, con Tamara Pisnoli, sposata nel 2006 e da cui ha divorziato nel 2009. Il 16 gennaio del 2024, Daniele De Rossi è diventato l’allenatore della Roma a seguito dell’esonero di Josè Mourinho.

LA CARRIERA

Nato nell’Ostia Mare, lui come Totti, ha passato tutta la sua caerriera alla Roma proprio per l’amore che lo ha sempre legato ai colori giallorossi. Tanto da aver dichiarato più volte “L’unico rammarico che ho, è avere una sola carriera da poter dedicare alla Roma”. Dopo essere stato dal 1997 al 2000 nella squadra del lido della capitale, è passato alla Primavera giallorossa. Agli esordi, quando ancora era all’Ostiamare, ha ricoperto il ruolo di attaccante per poi arretrare a trequartista. Alto 184 cm è sempre stato dotato di una buona forza fisica e ottima visione di gioco. Tanto da venire spostato, una volta approdato a Trigora, al centro del campo. È sempre stato un calciatore dotato di una grande grinta e intelligenza tattica. Considerato uno dei migliori centrocampisti degli anni 2000, è stato spesso paragonato a calciatori del calibro di Lampard e Gerrard anche se una delle sue fonti di ispirazione è sempre stato Roy Keane. De Rossi è rimasto all’Ostiamare fino ai 16 anni, nonostante avesse ricevuto l’interesse di diverse squadre che avrebbero voluto inserirlo nei settori giovanili. Lui, per non lasciare i compagni, ha sempre detto di no fino a che è arrivata la chiamata da parte della Roma. Il papà Alberto era già l’allenatore della squadra Primavera. Ed è stato quando era tra le giovanili del club giallorosso che ha cambiato ruolo diventando centrocampista centrale. A notare questa predisposizione è stato Mauro Bencivenga, uno dei tecnici delle squadre dei ragazzi del club capitolino. De Rossi è passato in prima squadra nel 2001, quando sulla panchina c’era Fabio Capello. La Roma era diventata campione d’Italia nella stagione precedente - il 17 giugno dello stesso anno i giallorossi hanno conquistato il terzo scudetto della loro storia – Daniele De Rossi non ha preso parte a quella cavalcata, solo il luglio successivo ha compiuto 18 anni, ma era entrato nelle mire dell’allenatore che lo stava osservando e lo ha inserito nella lista dei disponibili per la prima squadra. È andato in panchina una volta, il 9 aprile, contro la Fiorentina. In quel periodo ancora indossava la maglia numero 26, la stessa che ha indossato il 30 ottobre del 2001, in Champions League contro l’Anderlecht in casa (in una partita finita 1-1). Nell’anno successivo ha giocato 174 minuti in coppa Italia e 20 min in Champions. Per esordire in Serie A ha dovuto aspettare fino al gennaio del 2003, a 19 anni e mezzo, dopo essere andato in panchina - il 29 settembre del 2002, contro il Brescia e il 16 novembre dello stesso anno contro l’Inter, il 24 novembre contro il Parma e il 21 dicembre contro il Torino – è sceso in campo contro il Como in trasferta ed ha giocato per 90 minuti in una gara persa per 2-0. Il primo gol in campionato lo ha segnato il 10 maggio contro il Torino in casa (3-1), e anche nell’ultima di campionato, contro l’Atalanta, è andato in rete. Insomma, alla fine della stagione ha giocato 4 partite in serie A e 3 in Coppa Italia con i due gol messi a segno in campionato.

Nell’anno successivo è aumentata la fiducia dell’allenatore, così come le presenze di De Rossi in campo. Nel 2003/04 è sceso in campo 27 volte tra campionato e coppe, con un gol all’attivo segnato in Uefa nella prima gara che la Roma ha giocato in Europa nella stagione, contro il Vardar (partita vinta dai giallorossi per 4-0). Era il 24 settembre del 2003. E’ cominciata la stagione 04/05, Chivu - che indossava la maglia numero 4 - ha scelto di prendere la 13, così la 4 è finista sulle spalle di De Rossi. Questo è l’anno in cui è diventato titolare e l’8 settembre ha anche segnato in Champions contro il Real Madrid, una partita persa dalla Roma per 4-2. In campionato invece ha fatto 2 gol (contro Inter e Brescia), e una in coppa Italia contro la Fiorentina nella gara di andata dei quarti di finale. Nella competizione, la Roma è arrivata fino alla finale ma ha perso contro l’Inter. De Rossi ha finito la stagione giocando 38 partite tra campionato e coppe e segnato 4 gol. In Europa hanno cominciato a notare le qualità del calciatore di Ostia, tanto che diverse società hanno chiesto informazioni su di lui e sulla possibilità che la Roma lo mettesse sul mercato. In particolare, il Manchester Utd e il Real Madrid hanno tentato un approccio che è stato rispedito al mittente. Tutto questo nonostante, quella appena conclusa, fosse stata una stagione particolare per la Roma che, con l’addio di Fabio Capello registrato nell’estate del 2004, i giallorossi hanno successivamente vissuto un’annata molto travagliata. L’allora direttore sportivo Franco Baldini aveva trovato in Prandelli un adeguato sostituto, ma il tecnico ha lasciato prima dell’inizio del campionato e alla fine sono stati cinque gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina, in una sola stagione. Alla fine, è toccato a Bruno Conti traghettare la squadra fino alla fine del campionato e i giallorossi si sono piazzati all’ottavo posto. Per guidare la Roma nel campionato 2005/06 è stato chiamato Luciano Spalletti che ha cominciato a schierare De Rossi davanti alla difesa. In quella stessa estate, il calciatore romano, è diventato papà per la prima volta. La figlia Gaia è nata il 16 luglio del 2005 e per questo motivo, da quella stagione, ha scelto di indossare la maglia numero 16 diventata poi una sua caratteristica distintiva. Nella prima giornata di campionato, il 28 agosto, ha segnato contro la Reggina (la partita è finita tre a zero per la Roma), in trasferta. Ormai titolare inamovibile, ha giocato un totale di 45 partite, saltando alcune gare di campionato per somma di ammonizioni, oltre a doversi fermare per un paio di settimane a causa di un infortunio alla caviglia rimediato durante la gara di campionato contro il Messina. Nella stessa occasione ha compiuto un gesto di grande Fair Play facendo annullare una sua rete, convalidata, ammettendo di aver toccato la palla con la mano. Quella in corso è stata anche la stagione in cui, per la prima volta, ha indossato la fascia da capitano, in coppa Uefa contro il Middlesbrough il 15 marzo del 2006.

Alla fine della stagione i gol che ha segnato sono stati 4, tutti in campionato. La Roma si è qualificata al quinto posto, ma per effetto delle sentenze di calciopoli, ha scalato tre posizioni e si è piazzata al secondo posto ed ha acquisito il diritto di giocare la Champions nella stagione successiva. Posizione che invece la squadra ha conquistato sul campo al termine del campionato 2006-07, oltre ad assicurarsi anche la coppa Italia battendo l’Inter nella doppia finale e dopo aver vinto l’andata con un pesante 6-2 sui nerazzurri. Anche in questa stagione, come nella precedente, De Rossi ha segnato nella prima di campionato, il 9 settembre contro il Livorno (risultato finale 2-0 per i giallorossi). Quello però è stato anche l’anno del 7 a 1 subito dal Manchester e costato l’eliminazione ai quarti di Champions League. De Rossi ha chiuso la stagione con 55 presenze (36 in campionato, 10 in Champions, 8 in coppa Italia e 1 in supercoppa italiana), e 6 gol (2 in Serie A, 2 in Europa e 2 in coppa Italia) e ha vinto il premio come miglior calciatore giovane, degli oscar del calcio. La Roma ha ricominciato la stagione successiva con un successo importante: ad agosto del 2007 ha vinto la supercoppa italiana battendo ancora l’Inter proprio grazie ad un gol di De Rossi segnato su rigore. Così come ha segnato dal dischetto anche contro il Catania e il Genoa. Mentre ne ha sbagliato uno importantissimo contro il Manchester in Champions, il 9 aprile del 2008, calciandolo alto, sullo 0-0. La Roma ha perso poi quella partita ed è stata eliminata ai quarti del torneo. Le altre tre reti segnate in quella stagione – tutte in campionato – le ha segnate contro il Napoli, il Livorno e il Milan. Le presenze in campionato sono state 34, 51 in totale se si sommano le coppe. I giallorossi, anche al termine di questa stagione, si sono qualificati al secondo posto in campionato e hanno vinto la coppa Italia numero 9 della storia del club (sempre contro l’Inter). Per segnare il suo primo gol in un derby ha aspettato fino all’11 aprile del 2009, a 26 anni da compiere. Quel derby la Roma lo ha perso per 4 a 2.

La stagione è finita con 43 partite giocate e 4 gol segnati. L’inizio della stagione successiva è stato caratterizzato dall’addio di Spalletti. Il tecnico toscano si è dimesso dopo due giornate di campionato e alla base della decisione c’era il rapporto ormai logoro con qualcuno della rosa, Totti in testa, ma anche con De Rossi le cose non sembravano più idilliache. Per sostituire l’allenatore, la società ha scelto Claudio Ranieri con cui la Roma ha compiuto una vera e propria cavalcata in campionato. I giallorossi sono stati ad un passo dal sognare lo scudetto, abbandonando le speranze in una partita sfortunata con la Sampdoria di Antonio Cassano, in casa. De Rossi, sostenuto dalla squadra, ha giocato un’ottima annata tanto da vedersi assegnare il premio di miglior calciatore italiano, sempre per gli Oscar del calcio. Nel corso della stagione, il 6 dicembre del 2009, ha toccato le 200 presenze in campionato. Svanito il sogno scudetto, la Roma ha perso anche la finale di Coppa Italia contro l’Inter. Le presenze in campo del centrocampista sono state, in tutto, 49 (di cui 8 in Europa League), mentre 11 i gol. L’anno successivo, Claudio Ranieri è rimasto sulla panchina fino alle 26ma di campionato, esonerato è stato sostituito da Vincenzo Montella che era allenatore delle giovanili e, per necessità, è stato chiamato a guidare la prima squadra fino a fine stagione. De Rossi sempre più punto fermo della squadra ha segnato un gol decisivo in Champions contro il Bayern di Monaco il 23 novembre del 2010 nella fase a gironi. La Roma stava perdendo per 2 a 1 ed è stato suo il gol del pareggio, in una gara vinta dai giallorossi per 3-2. In quell’anno ha ricevuto anche il riconoscimento della stampa estera che lo ha eletto sportivo dell’anno, in coppia con la campionessa di nuoto: Federica Pellegrini.

A causa delle varie vicissitudini per la questione legata alla guida tecnica, la Roma in quel campionato è arrivata sesta, mentre in coppa Italia non è andata oltre la semifinale persa di nuovo contro l’Inter. Per De Rossi sono state 28 le partite giocare in campionato, 7 in Champions, 1 in coppa Italia oltre alla gara di supercoppa italiana, 3 i gol segnati. Questo, insieme con gli anni successivi, non sono stati troppo brillanti per la Roma. Nel 2011, sulla panchina, è arrivato Luis Enrique e anche alla presidenza c’è stato un avvicendamento con l’arrivo di Thomas Di Benedetto. Nel 2011-12 i giallorossi sono arrivati settimi, senti nell’anno successivo con Zeman chiamato a sostituire lo spagnolo che ha interrotto il rapporto con la società dopo solo una stagione. Anche per il boemo le cose non sono andate bene e dopo la 23ma giornata è stato esonerato. Come sempre avviene in questi casi la squadra ne ha risentito, oltre al fatto che già con Zeman, per De Rossi, non era stato tutto rose e fiori. Alla fine, il centrocampista ha giocato 32 partite in campionato e segnato 4 gol. La Roma non era in Europa e in Coppa Italia è arrivata in finale contro che ha perso contro la Lazio. De Rossi ha giocato 4 partite nella competizione e 25 in campionato ma non ha mai segnato in quell’annata. La sua riscossa è arrivata sicuramente per aver messo la tacca sulle 400 partite con la maglia della Roma il 22 dicembre del 2012, contro il Milan in casa. Presenze che diventano 300, in Serie A, nella stagione successiva e durante la gara con il Parma a marzo del 2013. Nell’estate successiva la società ha deciso di ingaggiare Rudi Garcia per la guida tecnica della squadra e all’inizio le cose sono andate a gonfie vele. Il rapporto tra l’allenatore e la squadra è ottimo, De Rossi ritrova la fiducia per tornare ad essere il leader del centrocampo è tornato anche a segnare, proprio nella prima di campionato, il 25 agosto contro il Livorno, dopo un anno e tre mesi di digiuno. A novembre ha raggiunto Giuseppe Giannini con il numero di presenze in campionato con la maglia della Roma (318), mentre a maggio si è piazzato subito sotto a Giacomo Losi, al terzo posto della classifica dei calciatori con più presenze in giallorosso, superando Masetti. La squadra, nella prima fase della gestione Garcia, ha ritrovato entusiasmo e vittorie, addirittura per qualche giornata di campionato si è ritrovata in testa alla classifica, oltre ad aver cominciato la stagione collezionando 10 vittorie consecutive. In coppa Italia i giallorossi hanno raggiunto la semifinale dopo aver battuto la Juventus con cui, in campionato, c’è stata una vera e propria staffetta in testa alla classifica. Il 2014 però non è cominciato nel migliore dei modi, ne per la Roma ne per De Rossi che lo ha visto protagonista di un episodio che gli è costato tre giornate di squalifica (punito per un pugno a Icardi), e la squadra ha perso Strootman per un grave infortunio. Superate le difficoltà i giallorossi hanno ricominciato ad ingranare e alla fine si sono piazzati al secondo posto con 85 punti in classifica, un record, dietro alla Juventus campione d’Italia. De Rossi ha giocato 32 partite in campionato e 4 in coppa Italia, il gol di inizio stagione è stato l’unico segnato nel 2013/14.

Per vedere un altro gol del centrocampista con la maglia della Roma è dovuto passare oltre un anno. Il vicecapitano della Roma è tornato al gol solo il 29 ottobre del 2014, contro il Cesena in una gara vinta per 2 a 0. La Roma, con il secondo posto in classifica raggiunto l’anno precedente, è tornata in Champions dove De Rossi ha giocato tre partite della fase a gironi. I giallorossi poi sono retrocessi in Europa League dove il centrocampista invece ha giocato tutte le partite disputate dalla squadra, eliminata ai quarti dalla Fiorentina contro cui ha indossato anche la fascia da capitano per l’assenza di Totti. In campionato invece è sceso in campo per 26 volte. Nella stagione successiva, il 15 ottobre, ha segnato un nuovo traguardo arrivando ad indossare la maglia giallorossa per 500 volte, contro l’Empoli (partita vinta per 3-1 dalla Roma). Tre giorni dopo, il 20 ottobre, ha segnato la sua prima doppietta in Europa contro il Bayer Leverkusen nei gironi di Champions. Le cose tra la squadra e Garcia però sono cambiate, il tecnico sembra aver perso il polso del gruppo e a gennaio è stato esonerato. La società, per sostituirlo, ha chiamato Luciano Spalletti, tornato dopo sei anni dal suo precedente addio. Alla fine, il centrocampista – che ha avuto qualche problema fisico per un infortunio al polpaccio - ha chiuso l’anno con 26 presenze in campionato, 6 in Champions e 1 in coppa Italia e tre gol.

Il 2016-17 è stato il suo ultimo anno da vicecapitano visto che a fine stagione Totti ha dato l’addio al calcio. Un anno cominciato con l’eliminazione ai preliminari di Champions con il Porto, il 23 agosto del 2016. Anno nuovo, nuovo traguardo, per la prima volta De Rossi ha segnato tre gol in tre gare consecutive contro Lazio, Milan e Juventus. L’altra rete, in campionato, è arrivata durante l’ultima giornata, contro il Genoa. In quella stagione, il calciatore, ha segnato anche un gol in Europa League contro l’Austria Vienna nella fase a gironi. Finita la stagione, Spalletti è andato via e l’allenatore della squadra è diventato Eusebio Di Francesco, Totti ha dato l’addio al calcio il 28 maggio del 2017 e De Rossi è diventato il capitano della Roma. Con il nuovo tecnico, il numero 16 giallorosso è stato confermato nel ruolo di mediano nel centrocampo a tre. Quella è stata la stagione in cui la Roma ha fatto una rimonta straordinaria in Champions League, contro il Barcellona conquistando la semifinale della competizione. Persa la gara di andata per 4 a 1 in trasferta, al ritorno, il 10 aprile del 2018, all’Olimpico, la Roma ha compiuto l’impresa e ha vinto per 3-0 uno dei gol lo ha segnato proprio Daniele, il 2-0 su rigore (i giallorossi hanno perso in semifinale con il Liverpool. In quell’anno il centrocampista ha indossato per la duecentesima volta la fascia da capitano, ha giocato 22 partite in campionato e 10 in Champions e ha segnato due gol, quello contro il Barcellona e l’altro in serie A contro il Torino il 9 marzo (la partita è finita 3-0 per la Roma). La stagione successiva è cominciata con il dubbio sul futuro di De Rossi. Il capitano era in scadenza di contratto ma dalla società non arrivavano messaggi che potessero far pensare che sarebbe arrivato il rinnovo del contratto. Il direttore sportivo era Monchi e in società c’era anche Francesco Totti a cui però nessuno dava molta voce in capitolo. In quell’anno è successo anche che dopo la 26ma giornata, Eusebio Di Francesco è stato esonerato e al suo posto è arrivato di nuovo Claudio Ranieri che lo ha accompagnato alla fine della stagione e del suo rapporto con la Roma. La società, infatti, ad un certo punto ha annunciato di non avere intenzione di rinnovare l’accordo con il capitano, mandando via il secondo simbolo del club nel giro di due anni (dopo Totti nel 2017). Il 26 maggio De Rossi ha salutato la Roma, dopo 18 anni, 616 partite e 63 gol: 459 in Serie A (e 43 gol), 61 in Champions (+2 di qualificazione e 8 gol), 55 in Coppa Italia (5 reti), 18 in Europa League (+4 di qualificazione e 4 gol), 4 in supercoppa italiana (2), 13 presenze in Coppa Uefa dove ha segnato una rete.

L'AVVENTURA AL BOCA JUNIORS

Durante la sua carriera, Daniele De Rossi ha sempre dichiarato di avere una passione per il campionato argentino e, in particolare, per il Boca Juniors. E così, letteralmente mandato via dalla Roma, senza dargli la possibilità di rinnovare il contratto in scadenza nel 2019, nel luglio dello stesso anno, dopo aver compiuto 36 anni, ha ricevuto la chiama proprio dagli argentini. Il 26 luglio del 2019 ha firmato un accordo di un anno e il 13 agosto ha esordito nella Coppa d’Argentina in una gara contro l’Almagro (finita 1-1 e persa ai rigori). Ha giocato in Primera Division sei giorni dopo. La sua avventura in Argentina è durata fino al gennaio del 2020, quando ha annunciato di voler smettere di essere un giocatore professionista ed è tornato in Italia.

LA NAZIONALE

L’esordio in maglia azzurra per Daniele De Rossi è arrivato nelle giovanili, il 20 novembre del 2001 a 18 anni 3 mesi e 27 giorni. Sulla panchina c’era Paolo Berrettini e il centrocampista ha giocato nell’Under 19 contro la Svizzera in una partita vinta 4-0. In U19 ha giocato 3 volte e segnato due gol. Il 20 marzo del 2002 invece è sceso in campo con l’Under 20, cinque mesi dopo il suo esordio nella selezione precedente. Sono state 4 le presenze registrate nella squadra guidata da Rocca. Il 5 settembre del 2003 ha invece segnato il suo esordio con l’Under 21 di Claudio Gentile, a 20 anni un mese e 12 giorni. De Rossi ha giocato 16 partite con questa nazionale, con cui ha vinto anche il campionato di categoria nel 2004. Durante il torneo, che si è disputato in Germania, ha segnato due gol, uno contro la Croazia e l’altro è stato il primo dei tre che hanno permesso alla squadra di Gentile di diventare campioni – l’8 giugno del 2004 - al 32° del primo tempo (la partita è finita 3-0, gli altri due gol li hanno seganti Bovo all’83° e Gilardino all’85°). In tutto, alla fine, De Rossi ha giocato 16 partite con gli azzurrini con cui ha partecipato anche alle Olimpiadi di Atene (l’Italia è arrivata al 3° posto, medaglia di bronzo). Il 4 settembre del 2004 è arrivato il giorno dell’esordio con la nazionale maggiore. Il commissario tecnico era Marcello Lippi e l’Italia doveva giocarsi la qualificazione ai mondali del 2006, il centrocampista aveva 21 anni 1 mese e 11 giorni. Gli azzurri hanno giocato contro la Norvegia a Palermo e hanno vinto per 2-1, una delle due reti è stata proprio di De Rossi che ci ha preso gusto e ha segnato anche nella successiva gara di qualificazione, contro la Bielorussia il 13 ottobre del 2004 (vinta 4-3 dagli azzurri). Il 30 marzo del 2005 ha anche indossato la ascia da capitano nel secondo tempo della partita contro l’Islanda. E poi ancora gol contro la Germania in un’amichevole del 1° marzo del 2006 (finita 4-1 per la squadra di Lippi).

De Rossi si è guadagnato così di diritto la convocazione proprio per i mondiali ed è partito per la Germania con il gruppo dei 23 scelti dal c.t. guadagnandosi un posto da titolare. Il suo cammino però si è fermato presto: alla seconda partita del girone è stato espulso per aver dato una gomitata a McBride durante la partita contro gli Usa. Il giocatore americano ha riportato una ferita lacero contusa e per De Rossi è arrivato il cartellino rosso diretto, poi una squalifica di 4 giornate, che voleva dire che sarebbe potuto rientrare solo per la finale, nel caso l’Italia ci fosse arrivata. E così è stato, gli azzurri si sono giocati il titolo con la Francia, ai rigori, e il centrocampista della Roma - entrato in corsa per sostituire il suo capitano Totti - ha segnato proprio uno dei tiri dal dischetto che hanno decretato la vittoria degli azzurri a Germania 2006. Dopo il Mondiale Totti ha dato l’addio alla nazionale e sulle spalle del suo compagno e vicecapitano è andato proprio il suo 10 azzurro. Con questo numero ha partecipato agli Europei del 2008, dove non è partito da titolare ma ha giocato dalla seconda gara del girone e fino ai quarti di finale; ha segnato contro la Francia su punizione ed è stato nominato Man of the match ma ha sbagliato, insieme con Di Natale, il rigore contro la Spagna (dopo che la partita era finita in pareggio anche dopo i supplementari), e l’Italia è uscita dalla competizione.

Nel settembre del 2008 è tornato in campo per una gara di qualificazione ai mondiali del 2010, contro la Georgia e ha segnato due gol. L’Italia ha giocato la Confederations del 2009 e De Rossi ne ha preso parte segnando il 2-1 contro gli Usa. Il cammino dell’Italia però è durato poco, gli azzurri non hanno superato la prima fase. Nel 2010 viene chiamato da Lippi per partecipare ai mondiali in Sudafrica e ha segnato nel primo incontro della competizione, ma anche in questa occasione la nazionale non ha superato la prima fase. Le marcature sono sicuramente a suo vantaggio, il centrocampista ha praticamente segnato ogni volta che è andato in campo con la maglia azzurra, anche contro il Paraguay sempre al mondiale del 2010. Nel settembre del 2010, in una gara di qualificazione agli europei, contro le Isole Faroe ha fatto uno dei 5 gol con cui l’Italia ha vinto 5-0- Il 15 agosto del 2012 ha giocato anche con la fascia da capitano contro l’Inghilterra (persa 2-1), e nonostante il ko De Rossi è stato l’unico marcatore azzurro della gara. Poi ancora nel doppio appuntamento di ottobre con Armenia e Danimarca, due gare vinte tre per 3-1 con De Rossi marcatore in entrambe le occasioni (oltre ad aver superato Totti nella classifica dei marcatori giallorossi, poi giocando contro l’Estonia ha superato il numero dieci anche come presenze, diventando il romanista con più partite in azzurro. Ha preso parte ai mondiali di Polonia e Ucraina (persa in finale dall’Italia contro la Spagna) e De Rossi è stato inserito nell’11 migliore del torneo. Con i gol segnati nella Confederations del 2013 ha superato il centrocampista più prolifico dopo Baloncieri. Nel 2016 va agli Europei di Francia ma durante gli ottavi di finale ha subito un infortunio e il suo torneo è terminato in anticipo. Il 10 novembre del 2017 ha giocato la sua ultima partita con la maglia della nazionale contro la Svezia che l’Italia ha perso per 1-0, sulla panchina c’era Ventura che ha scelto di mettere De Rossi in panchina per la gara di ritorno. Gli azzurri erano in difficoltà e proprio durante quella partita il romanista ha avuto una discussione evidente con il tecnico. L’Italia, alla fine, non si è qualificata per i Mondiali e De Rossi ha dato l’addio alla maglia azzurra. Il vicecapitano giallorosso ha chiuso con l’Italia dopo 117 partite (lasciandosi dietro Dino Zoff e Paolo Rossi come presenze), 21 gol e una vittoria mondiale (nel 2006), oltre alle presenze collezionate con le giovanili.

PALMARES

Daniele De Rossi ha vinto un Europeo U21 nel 2004 e si è poi laureato campione del Mondo con la Nazionale maggiore nel 2006, in Germania. A livello di club ha vinto invece due volte la Coppa Italia nel 2006/07 e nel 2007/08, e si è aggiudicato la supercoppa italiana nello stesso anno. Nel 2009 invece è stato eletto giocatore dell’anno. Nel 2020 ha vinto un trofeo nella sua unica avventura di club vissuta lontano da Roma, con il Bova Juniors.

LA CARRIERA D'ALLENATORE

Dopo aver dato l’addio al calcio, Daniele De Rossi ha seguito il corso di allenatori a Coverciano, coronando quello che è sempre stato il suo sogno. Il centrocampista non ha mai nascosto che, una volta smesso di giocare, avrebbe intrapreso la carriera da allenatore. Completato il percorso di studi, nel marzo del 2021 è entrato a far parte dello staff tecnico di Roberto Mancini, a quel tempo allenatore della nazionale azzurra. Con lo staff dell’ex numero 10 della Samp, ha preso parte alla spedizione di Euro 2020 (itinerante in tutta Europa e giocata in ritardo di un anno a causa dell’emergenza Covid-19). Al termine dell’avventura che ha decretato l’Italia Campione d’Europa, De Rossi ha lasciato il gruppo azzurro con la volontà di cominciare ad allenare in prima persona. In realtà, nel novembre successivo è tornato come assistente tecnico per le squadre giovanili e poi il 21 gennaio del 2022 è stato richiamato da Roberto Mancini. Dieci mesi dopo ha ricevuto la prima chiamata per diventare primo allenatore, dalla Spal in serie B. L’avventura però è durata fino al 14 febbraio del 2023. A causa della mancanza di risultati è stato esonerato dal club. Il 16 gennaio del 2024 è arrivata la chiamata che probabilmente non si sarebbe mai aspettato, almeno così presto, ma che sperava di ricevere un giorno, nel corso della sua carriera da allenatore: la Roma ha esonerato Josè Mouriho per gravi dissidi con i proprietari del club e, per guidare la squadra, ha scelto proprio Daniele De Rossi. Il 20 gennaio è sceso per la prima volta, in panchina, come allenatore dei giallorossi contro il Verona (in una gara vinta per 2-1). I proprietari della Roma lo hanno ingaggiato un contratto fino alla fine della stagione. Dal settembre del 2023, l’ex centrocampista, ha conseguito anche la Licenza Uefa Pro.

Redazione