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TESTA A TESTA Lazio-Roma: Florenzi-Candreva; Pjanic-Biglia; Salah-Mauricio

Il derby più desolante della storia è alle porte; molti sono i duelli che infuocheranno la partita

Redazione

Sarà il grigiore a pretendere i pennelli per colorare ciò che mai è stato così opaco. Un derby senza cuore e senza gente è un attore che recita un monologo di fronte ad un teatro deserto. Il capovolgimento della normalità. E se migliaia di romanisti e laziali seguiranno la partita lontani dallo stadio è perché non si tratta di uno spettacolo, di un gioco. Bill Shankly, storico allenatore del Liverpool, disse al riguardo: "Molte persone credono che il calcio sia una questione di vita o di morte; io non concordo con questa affermazione. Posso assicurarvi che si tratta di una questione molto, molto più importante". Figurarsi il derby della Capitale. Ma tant'è; la Roma viene prima di tutto e domani affronterà i rivali di sempre con i favori del pronostico. Certo, è addirittura banale ricordare che la stracittadina esula dai canoni tecnici e chiunque abbia un minimo di dimestichezza con questo match trema nel vedere la Lazio derelitta perchè sa perfettamente che giocherà la partita della vita. Anche Spalletti, nella conferenza stampa pre-partita, ha ribadito il concetto: "Loro hanno solo il derby, noi dobbiamo avere altri obiettivi". La dura verità per i dirimpettai biancocelesti.

La Roma si presenta all'appuntamento con la rosa al completo ad eccezione di Vainqueur. Il mister ha l'imbarazzo della scelta e il dubbio più grande è rappresentato dal reparto offensivo: tridente veloce o Dzeko prima punta? Lo scopriremo solo a ridosso della partita perché il tecnico, in diverse occasioni, ha variato modulo e interpreti a seconda dell'avversario e non del momento dei giocatori. Proprio il centravanti bosniaco, ad esempio, si accomodò in panchina nella partita successiva la doppietta al Palermo. La Lazio vive una vera e propria emergenza nel reparto difensivo: Alle assenze di Konko, Radu e Lulic si sommano quelle di Basta e Milinkovic-Savic che con ogni probabilità costringeranno Pioli a schierare Mauricio nel ruolo di terzino destro; un incubo per i tifosi laziali. In effetti il rendimento della difesa è disastroso e le frecce della Roma potrebbero andare a nozze con la lentezza siderale dei biancocelesti. Dato il momento della squadra di Pioli, probabilmente la Roma partirà aggressiva per spaventare l'avversario e passare in vantaggio il prima possibile anche perché la Lazio ha subito 10 dei 38 gol complessivi nei primi quindici minuti del primo tempo, palesando evidenti problemi di concentrazione.

Quello di domani è il derby del ritorno di Spalletti sulla panchina giallorossa; il tecnico di Certaldo ha vinto una sola volta in casa della Lazio - 0-2 e undici vittorie consecutive - per poi perdere nelle successive tre occasioni. Pioli, invece, ha perso due stracittadine e ne ha pareggiata una, un dato statistico che fa ben sperare.

Florenzi-Candreva: Il terzo capitano della Roma potrebbe avere l'onore di indossare la fascia nel caso in cui De Rossi - quasi sicuramente - e Totti - sicuramente - si dovessero accomodare in panchina. Il talento giallorosso ha conquistato la titolarità sulla fascia destra a suon di grandi prestazioni e marcature di pregevole fattura; addirittura Conte lo ha definito un'autentica sorpresa, garantendogli di fatto un posto agli Europei. Per un romano come lui, la fascia di capitano potrebbe pesare ma Florenzi sta passando un grande periodo di forma e non ha intenzione di fermarsi alla fermata Lazio. Dalle sue parti potrebbe circolare Antonio Candreva, romanista per sua ammissione e idolo della Nord. Il giocatore della nazionale non sta vivendo una stagione memorabile e i tifosi della Lazio lo accusano di essere indisponente. D'altronde, questa estate gli fu promessa la fascia di capitano che alla fine andò a Biglia e il giocatore romano non la prese bene. Alla Roma ha già fatto male e nel derby sembra trovare motivazioni extra. Il duello si annuncia infuocato.

Pjanic-Biglia: Il centrocampista bosniaco fa innamorare, uno dopo l'altro, gli allenatori che si susseguono a Trigoria; da quando è arrivato, infatti, ha sempre goduto di una maglia da titolare nonostante prestazioni spesso altalenanti. In questa stagione, però, Miralem ha preso per mano la Roma, spiccando per reti e assist in un contesto tecnico tornato armonioso con l'avvento dello Spalletti-bis. La sua tecnica messa a confronto con la poca reattività della retroguardia laziale potrebbe spostare l'ago della bilancia verso la Roma. Sulla mediana cercherà di farla da padrone Lucas Biglia, la punta di diamante di Pioli. Per sua stessa ammissione sta pensando di andarsene a fine stagione e ai nostri occhi sembra più che comprensibile data la pochezza tecnica dei suoi compagni. Va comunque tenuto d'occhio, soprattutto sui calci da fermo dove può far male.

Salah-Mauricio: L'egiziano romanista è tornato in Italia dopo aver letteralmente conquistato l'Egitto: una folla oceanica lo ha atteso all'esterno dello stadio di Alessandria d'Egitto al termine della sfida alla Nigeria, impedendogli di arrivare al pullman della squadra; addirittura i poliziotti, che avrebbero dovuto proteggerlo, camminavano con i cellulari in mano per cercare di immortalare il calciatore giallorosso. Se a questo si addiziona la predilezione che Spalletti ha nei suoi confronti si può affermare senza tema di smentita che Salah sta vivendo un momento fantastico della sua carriera. Ciò detto, non potrà che pensare all'infortunio dell'andata, rimediato per un entrata killer di Lulic. La Lazio potrebbe non stargli così simpatica. Per cercare di fermarlo, Pioli sarà costretto a inserire Mauricio; perdonerete la cattiveria - sbeffeggiare un giocatore simile è come sparare sulla Croce Rossa - ma il difensore brasiliano potrebbe ricordare a lungo il pomeriggio di domani. Gli stessi tifosi della Lazio non sopportano più l'ex Sporting Lisbona mentre i supporters giallorossi non vedono l'ora di assistere a questo duello.

Niccolò Mastrapasqua