Tare: “Il mio nome nel database dei Friedkin? Sono già nella prima squadra della città”

Sarà un derby infuocato quello tra Lazio e Roma, con i biancocelesti che in classifica guardano dal basso la squadra di Fonseca, distante al momento sei punti. A pochi minuti dalla gara ha parlato ai microfoni di Sky Sport il diesse Igli Tare:

Un anno fa la Lazio era in ascesa e la Roma in difficoltà. Ora le cose sono un po’ cambiate, cosa è successo?

Niente. Anno nuovo, motivazioni nuove: è ancora presto per dare giudizi, è un percorso lungo. Noi siamo un po’ in ritardo, stasera ci serve una vittoria per rimanere in corsa per la Champions.

Nel database che la Roma ha usato per eleggere il gm è uscito anche il suo nome…

Me lo stai dicendo tu, ma io sono nella prima società della Capitale e sono molto felice e contento di rappresentare la Lazio.

Cosa ruberesti alla Roma? Che giocatore le porteresti via?

Nessuno, mi concentro sui miei. La Roma è senz’altro una buona squadra, li rispettiamo, ha i nostri stessi obiettivi. Preferirei comunque tutta la vita i miei giocatori.

Cosa sai di Tiago Pinto?

Lo conosco, è un grande conoscitore del calcio europeo e ha fatto un grandissimo lavoro nel Benfica. La Roma ha fatto un grande acquisto a livello dirigenziale con il suo arrivo.

Che colpo è Kamenovic? E’ il primo di una serie di investimenti più giovani?

Più che ringiovanire la rosa vogliamo renderla competitiva. I giovani fanno parte di questo progetto, calcolate soprattutto le difficoltà dell’ultimo anno. Kamenovic è un acquisto per il prossimo anno, può fare vari ruoli in difesa: è un giovane di grande prospettiva e forza fisica.

Avete visto in tifosi a Formello?

Sono sempre stati al nostro fianco, il loro apporto di oggi è stato un bel gesto e va accettato: non vengono allo stadio da più di un anno, speriamo di poter festeggiare insieme una vittoria.

Torna Lulic dopo un anno: quanto è importante ritrovarlo? Sul mercato non arriva nessuno in quel ruolo?

Ha avuto un anno difficile, il suo rientro è stato valutato molto bene. Ora è tornato, è importante dentro e fuori dal campo perché è il capitano di questa squadra e ci teniamo molto.

Come vive il derby Simone Inzaghi?

Come lo viviamo tutti, non solo lui. Cerchiamo di sostenerci l’uno con l’altro, quando sei da tanti anni in questa città sappiamo bene cosa significa. Premio derby? Non penso che serva, è una partita che si deve solo vincere, non si deve giocare.