Andrea Stramaccioni, ex allenatore tra le altre di Inter, Udinese e Panathinaikos e oggi talent di DAZN, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:
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Stramaccioni: “Zaniolo dovevi fare come Skriniar. Si può andare via con rispetto”
Che idea si è fatto della vicenda Zaniolo?
«Zaniolo ha dato tanto amore, l’anno scorso ha contribuito in partite importanti come la finale di Conference, ma ne ha anche ricevuto tanto da parte dei tifosi che è giusto ora siano arrabbiati. Secondo me ha sbagliato nella sua dichiarazione: finché vesti una maglia devi dare il 101%. Vedi il caso Skriniar: l’agente ha parlato per lui, ma in campo continua a giocare e dare il 100%. Se non sei infortunato devi dare il 101% per la maglia per cui lavori. Il calcio moderno è così, c’è il mercato e può arrivare un’offerta da un momento all’altro. Ha ragione Mourinho nel dire che finché è qui resta un giocatore della Roma. Ho grande stima per il giocatore, ma avrebbe potuto gestire meglio questa situazione. Si può uscire da un club ma è importante anche come, nel rispetto di tutti».
Come si è arrivati a questa situazione?
«Quando un giocatore importante va via o chiede di andare via a gennaio qualcosina non ha funzionato nei primi sei mesi. Mi è successo personalmente all’Inter, c’è sempre qualcosa dietro da parte del club, del giocatore o della gente. Io sapevo tutta la verità del caso Sneijder, c’era una situazione particolare tra lui e il club ma con me e con la squadra si è sempre comportato bene. Credo sia uno dei mercati di gennaio più statici che io ricordi, per questo una situazione del genere fa ancora più clamore. Dobbiamo aspettare e vedere come andrà a finire, poi magari la verità verrà fuori: al momento dobbiamo stare attenti e aspettare prima di dare giudizi».
Se Zaniolo dovesse rimanere a Roma, Mourinho riuscirebbe a ricucire lo strappo?
«Secondo me sì, è il numero uno per queste cose. In queste situazioni Mourinho può dare lezioni a tutti, e lo ha già fatto capire nelle sue dichiarazioni. Il messaggio non è per il giocatore, ma per chi lo vuole comprare. Tiago Pinto aveva detto che l’offerta era lontana dalla richiesta, Mourinho ha detto che secondo lui Zaniolo il 1° febbraio sarà ancora della Roma. Ha lasciato intendere, dal mio punto di vista, che la situazione non è così come appare da fuori. Nel calcio moderno si cerca di fare pressione, Mourinho ha fatto capire che con la Roma oggi questi giochetti non funzionano. Per la stima che ho di Zaniolo come calciatore capisco tutto ma era meglio che non si esponesse così».
Come mai Zaniolo in questa stagione ha sofferto così tanto sul campo, sotto il punto di vista delle prestazioni?
«Io ci vedo una piccola connessione tra questo e il fatto che lui abbia deciso di andar via. L’anno scorso ha contribuito nella vittoria della Conference, secondo me quest’anno c’è un elemento anche tattico. L’alchimia Zaniolo-Pellegrini-Abraham aveva un suo equilibrio, una sua dimensione: Pellegrini era più mezz’ala, Tammy riferimento offensivo e Zaniolo svariava sul fronte offensivo. Quest’anno arriva un grande campione che nei momenti in cui non arriva la palla ama smarcarsi nella stessa zona in cui agisce Zaniolo. A Milano Mourinho ha tenuto tutti e quattro in campo, non è facile: Cristante doveva correre da una parte all’altra. Non è facile trovare un equilibrio, certamente possono giocare insieme ma magari Zaniolo in questa Roma non è riuscito a dare quel contributo di prestazioni pur essendo un giocatore forte, importante e italiano. Per me si dovrebbe contare fino a 100 prima di dare via gli italiani, danno struttura in Serie A. Cercherei di evitare, però, di cederlo nella nostra penisola».
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