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Sabatini va via: “Ho dato tutto, ma ora non posso fare il mio calcio”. Ruediger torna in campo

L’ormai ex ds giallorosso ha tenuto la conferenza stampa di addio e poi a Trigoria ha salutato tutti, al suo posto Massara. Il tedesco gioca 40 minuti nella partita ‘in famiglia’. Mario Rui: “Il recupero procede bene”

Luca Benincasa Stagni

Sabatini-Roma, titoli di coda. Il direttore sportivo ha tenuto una conferenza stampa dove ha spiegato i motivi che, dopo 5 anni in giallorosso, lo hanno spinto a rescindere il contratto: “Io devo fare il mio calcio e devo farlo in buonafede, non intendo cambiare. La società, Pallotta e i suoi collaboratori, pensano ad altre prerogative o possibilità: sono inclini ai meeting, alla statistica, io sono incline alla mia sofferenza notturna, mi sparo 5 sigarette, mi vedo un soggetto e cerco di capire se è bravo”. Due strade differenti, dunque. La società ha intrapreso un percorso che Sabatini non vuole seguire. Il dirigente ritiene ormai chiuso il suo ciclo romanista. Cinque anni che giudica al netto in maniera positiva e che non dimenticherà mai: “Faccio una tara tra il dare e avere, e devo dire che l’avere supera nettamente il dare. Ho annullato totalmente la mia persona, non ho fatto niente nella vita in questi 5 anni che non fosse determinata, dettata e informata dal fatto che io fossi il direttore sportivo della Roma. Quest’esperienza non è stata una frazione di vita, ma è stata la vita”. Infine a Sabatini, da sempre esperto nello scoprire giovani talenti, viene chiesto un parere sul ruolo di Totti nella squadra: “Totti è un campione che non si può clonare, gli darei il Nobel alla fisica, ma costituisce un tappo. La curiosità morbosa che si riferisce a ogni suo fare e dire comprimono fortemente la crescita di un gruppo di calciatori che deve essere subordinato a questo”.

Al suo posto adesso ci sarà Ricky Massara, braccio destro e vice di Sabatini stesso. Dopo la conferenza stampa, l’ormai ex direttore sportivo giallorosso ha salutato tutti i componenti dello staff ed i calciatori a Trigoria, dove oggi è andata in scena una partita ‘in famiglia’ tra prima squadra e Primavera.

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RIECCO RUEDIGER, ITURBE NE FA 2 - Nel centro sportivo ‘Fulvio Bernardini’, nonostante l’addio di Sabatini, qualcuno torna a sorridere. Si tratta di Ruediger e Iturbe. Il tedesco ha giocato nella Primavera per quaranta minuti nella partita 'in famiglia' ed a fine primo tempo ha affermato: “E’ andata bene”. Un recupero importante, data la capacità del tedesco di poter giocare sia al centro che come terzino. L’attaccante invece ha trascinato alla vittoria la prima squadra grazie ad una doppietta. Il risultato finale è stato di 3-2. Totti non ha partecipato alla partita. Il capitano giallorosso si è allenato in mattinata e nel pomeriggio ha raggiunto il fratello, che si è sposato.

STROOTMAN E MARIO RUI – Chi ha destato, invece, qualche preoccupazione è stato Kevin Strootman, che qualche giorno fa non si è allenato con l’Olanda per un problema al ginocchio. Allarme, però, rientrato come afferma lo stesso olandese, che stasera partirà titolare nel match contro la Bielorussia: “Più partite gioco, più il mio ginocchio diventa forte, e così diventa ancora più forte il mio corpo”. Se ormai Strootman appare un giocatore ritrovato, lo stesso non si può ancora dire per Mario Rui, alle prese con il recupero per l’infortunio al ginocchio di questa estate: “Sono contento per come sta andando il mio percorso di riabilitazione. Le condizioni di recupero del ginocchio procedono bene.