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Rongoni: “Totti l’ho lasciato due anni prima del ritiro e ancora si faceva 10 km a partita”

L'ex preparatore di Roma e Lazio aggiunge: "Francesco aveva doti fuori dal comune, è una persona geneticamente forte"

Redazione

Paolo Rongoni, ex preparatore di Roma e Lazio, oggi del Lione di Garcia, parla del gesto tecnico di ieri di Cristiano Ronaldo e di Francesco Totti. Queste le sue parole a TMW Radio:

Sulla sfida alla Juve in Champions

"I ragazzi mi hanno regalato al qualificazione agli ottavi il giorno del mio compleanno (10 dicembre, ndr) e ora ci giochiamo gli ottavi in Italia contro la Juve. Ronaldo? Per fermarlo servirebbe un trampolino, visto quanto salta (ride, ndr). E' il giocatore che tutti vorrebbero allenare. E' un modello per i giovani, c'è tanto lavoro dietro le spalle, è un bel segnale per tutti i giocatori. Chi riesce a tenere un ritmo professionale, ha questi risultati anche alla sua età. Ho allenato Totti e Klose, che riuscivano ancora a fare la differenza. Dipende da qualità naturali e anche dal lavoro".

Sul Lione

"Zoppichiamo. Abbiamo raggiunto gli obiettivi in Coppa, ma in campionato non riusciamo a trovare continuità. Siamo arrivati in una situazione difficile, ogni volta che dobbiamo fare il salto di qualità ci blocchiamo. Sono fiducioso per il girone di ritorno. Che mi ha detto Garcia del sorteggio? Contento di tornare in Italia, ma se non era la Juve, era un'altra squadra volte. A parte il Valencia, per gli altri noi siamo degli outsider. Faremo di tutto per raggiungere l'obiettivo, ma sappiamo il valore della Juve".

Su Totti

"L'ho lasciato due anni prima che si ritrasse. Con me stava ancora abbastanza bene, non raggiungeva punte di velocità alte ma aveva doti fuori dal comune e i suoi 10 km a partita se li faceva comunque. E' una persona geneticamente forte, bravo Vito Scala che negli anni lo ha tenuto in forma. E poi fa una vita corretta".