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Roma-Lazio, il web biancoceleste: “Vorrei Biglia come Di Canio. Sfavoriti? Vinciamo per questo…”

I tifosi laziali chiedono una prova d'orgoglio alla propria squadra: "Contro il pronostico, sarà una grande gara per noi"

Mirko Porcari

Troppo difficile immaginare una stracittadina senza le due curve a spingere le squadre, eppure la realtà rispecchia una situazione che slega il cuore pulsante del tifo dalle sorti dei giocatori in campo: divisione di nome e di fatto, una rottura che ha portato all'abbandono in massa della Sud e della Nord, giusto per ricordare che il calcio sta cambiando. E con lui il modo di viverlo: "Curva e Distinti vuoti" dal settore più caldo del tifo laziale, la protesta si muove anche nelle parti limitrofe, a riprova di un malumore generale "che non può essere catalogato come semplice presa di posizione degli ultras"

La rivalità sportiva, insomma, non scalfisce un'unione di intenti che promuove la "libertà di tifare", tra romanisti e laziali si trova un punto in comune nelle rimostranze contro le divisioni volute dal prefetto Gabrielli: "i 300 che entreranno in curva secondo me sono turisti..." ironia che prova ad alleggerire la delicatezza di un momento "da vivere tutti insieme fuori dallo stadio" con due obiettivi ben chiari "sostenere comunque la squadra senza però fare cavolate..."

Nebuloso il contorno, la mente dei tifosi prova a schiarirsi pensando alle cose di campo. Nel web laziale si scava per trovare analogie con lo spirito combattivo delle imprese passate "certo, siamo sfavoriti, per questo vorrei una prova d'orgoglio" e la maglia torna al centro di una discussione che mette d'accordo proprio tutti quanti: "Voglio il sudore, voglio la cattiveria e le magliette strappate alla fine della partita" un appello che suona come ultimatum per un gruppo di calciatori troppo spesso immersi in un limbo sportivo.

"L'unico su cui possiamo contare ad occhi chiusi è Biglia" leader nei gradi e nelle aspettative degli innamorati biancocelesti, il sogno vero si racchiude in un desiderio che cova da diverso tempo: "Vorrei che l'argentino si caricasse sulle spalle la squadra, proprio come fece Di Canio, vi ricordate? E così li facciamo piangere!"

Passando al gioco delle figurine, si fa presto ad individuare uno dei possibili punti deboli di una avversaria costruita per vincere: "Una sola parola, Rudiger" il mirino si sposta nel cuore della difesa giallorossa, dove l'eredità di Benatia è stata raccolta da Yanga-Mbiwa prima "il gol che ci ha fatto non me lo scordo, ma era un discreto giocatore" e dal tedesco poi. "È un palo della luce, è lento ed è meno affidabile di Manolas, per questo dobbiamo insistere ed attaccare dalla sua parte."

L'analisi tattica non lascia dubbi sull'interpretazione dei piani romanisti: "Questi giocano in 10 dietro alla palla e ripartono con Gervinho e Salah. Ecco la grande tattica di Garcia" una lettura che gode di grande credito nelle discussioni biancocelesti e che indirizza i consigli verso contromosse funzionali. "Spero che Pioli si sia visto qualche partita della Roma" domande che trovano subito risposta: "Lo capiremo subito. Certo che se gioca con 2 centrocampisti e 87 calciatori offensivi, non avremo scampo."

Il succo della questione svela i progetti per uscire indenni dalla domenica di derby: "4-5-1, non ci sono se e non ci sono ma" modulo che si plasma intorno ad un binomio inscindibile "cuore e palle, solo così si dovrà scendere in campo" e che si riassume nella previsione più attenta di quello che sarà il canovaccio della gara.

"Non si dovrà superare il centrocampo, guai a farlo" il gusto di chiamarlo in ogni modo meno che catenaccio si esprime bene nei giri di parole per descrivere un atteggiamento simile: "Serve attenzione, magari provando a ripartire. E Gentiletti deve fare la buca dentro l'area. Non deve uscire mai da lì."

Battute finali per chi trova il tempo da dedicare al lato più ottimistico di un'attesa snervante: "Vinciamo noi, contro ogni pronostico" prospettive che non sempre abbracciano il pensiero comune ma che provano ad indirizzare l'attenzione verso il senso ultimo di una stracittadina. "Sono sicuro che questa volta soffriranno, devono farlo. Sono due anni che non si vince un derby ed è ora per noi di gioire."