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Roma 2024, Malagò: “Raggi dica chiaramente se vuole cambiare le carte”

"Per portare avanti una candidatura olimpica servono tre istituzioni: il sindaco, il Comitato olimpico e il Governo che dà delle garanzie. Se viene meno una di queste 3 condizioni, la candidatura lascia il tempo che trova"

Redazione

Da domenica sera è ufficiale: Virginia Raggi è il nuovo sindaco di Roma. L'elezione della candidata del Movimento 5 Stelle potrebbe causare problemi sia ai giochi olimpici di Roma 2024, che al futuro stadio della Roma. Oggi, per la prima volta da quanto la grillina è alla guida del Campidoglio, il numero uno del Coni Giovanni Malagò, ospite della Juventus al JMedical, è tornato a parlare dell'argomento: “La candidatura olimpica è l’assist migliore che dare una mano alle altre città che non hanno strutture all’altezza di quelle della Juve. Il nuovo interlocutore al Comune di Roma non cambia i nostri piani. Chiedete a lei che cosa ha intenzione di fare, io faccio solo un invito a essere leali e a collaborare. Il nostro unico interesse è sostenere la candidatura. Il nuovo sindaco è venuto a trovarmi al Coni prima delle elezioni, c’è stato un incontro di quasi due ore. A noi non sembra che ci sia stato un no netto e riteniamo che non ci debba essere perché è una procedura partita da 3 anni. Per portare avanti una candidatura olimpica servono sostanzialmente tre istituzioni: la città, e quindi il sindaco, il Comitato olimpico e il Governo che dà delle garanzie. Vorrei dire a tutti che queste condizioni ci sono già tutte, sono già state tutte deliberate, già formalizzate. Se viene meno una di quelle tre condizioni la candidatura lascia il tempo che trova perché saremmo oggettivamente troppo deboli rispetto a quelli che sono i requisiti del Cio. Ma tali condizioni ci sono già. Per cui, eventualmente, o al Coni, o al Governo, o al Comune qualcuno deve dire che le vuole cambiare”.