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Pjanic: “Totti è una leggenda. Sono andato alla Juve per vincere”

"Quando Totti smetterà credo che molti tifosi piangeranno. Lui a Roma non è un idolo, è praticamente un Dio. Non aveva alcun motivo per lasciare un grande club come la Roma"

Redazione

Miralem Pjanic, neo centrocampista della Juventus, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sofoot nel corso del quale ha fatto un resoconto degli Europei e ha parlato di Roma, Totti e del suo passaggio alla Juventus. Queste le sue dichiarazioni :

In base alle squadre qualificate per la fase a eliminazione diretta, c'era la possibilità di vedere anche la Bosnia ...

"Peccato per l'Europeo, la Bosnia poteva starci tranquillamente. Cercheremo di esserci la prossima volta. Io ora tifo per il mio amico Nainggolan, anche se mi piace molto la Francia."

Considerazioni sull'Italia?

"E' una grande squadra, molto forte. Se il Belgio non è riuscito a fermarla, vuol dire che può arrivare fino in fondo. Conte poi è un grande allenatore, quando lo abbiamo affrontato con la Roma è stato sempre molto complicato. C'è grande densità ed è difficile sfondare le loro linee, per i centrocampisti in Italia affrontare la Juve è sempre un incubo. Per batterli serve pazienza, ma è importante segnare prima degli azzurri altrimenti diventa davvero complicato."

Commento sul calcio italiano?

"C'è tanta tattica, anche anche le squadre più deboli hanno una buona conoscenza dell'organizzazione e del posizionamento. Sanno come mettere in difficoltà le grandi squadre.  Con la Roma, avevamo il possesso palla quasi tutto il tempo della partita,  ma se non trovavamo sbavature difensive avversarie era difficile fare risultato pieno. In questo modo abbiamo perso punti importanti".

Francesco Totti?

"E' una leggenda del calcio. Se una divinità del calcio come lui viene da me e mi dice di voler battere un calcio di punizione, non posso far altro che fargli spazio. E' di gran lunga il miglior calciatore con cui abbia mai giocato. Ovviamente per me è stato un onore giocare con un genio come lui. Ha qualità, carisma, personalità e piedi incredibili. Per me rimarrà un amico e ai miei figli potrò dire di aver giocato con lui. Quando smetterà credo che tanti tifosi piangeranno."

Perché non ha mai lasciato la Roma?

"E' sereno su questo argomento. Lui a Roma non è un idolo, è praticamente un Dio. Non aveva alcun motivo per lasciare un grande club come la Roma."

La tua decisione di cambiare pagina?

"A Roma ho passato i migliori anni della mia carriera. Ora ho firmato per un altro grandissimo club, ma Roma resterà sempre nel mio cuore. Dopo 5 anni a Roma ho deciso di fare un nuovo passo nella mia carriera e voglio vincere qualcosa".