Osvaldo, vita dura in patria: “Capricci, infortuni e zero gol”

Sembrava tutto perfetto. Tornare a casa dopo una vita passata a girovagare per l'Europa, provando a farsi valere nei maggiori campionati continentali: Roma, Southampton, Espanyol e Porto, tanto per citarne qualcuna, ma tra le squadre che hanno fatto battere il cuore a Pablo Osvaldo solamente una è riuscita a farlo parlare di amore.

"Questo è il club che amo. Ed io sono lo stesso di sempre..." il nuovo approdo al Boca Juniors (dopo quello di un anno e mezzo fa) appariva come il coronamento di una storia pluriennale per un calciatore mai del tutto compreso: classe, tecnica e testa "calda", un trittico che ha lasciato cuori infranti tra i suoi ex tifosi, ma nonostante tutto La Bombonera era pronta a regalargli nuova difucia.

Dopo pochi mesi, però, la favola dell'ex giallorosso rischia di scrivere un finale tutt'altro che strappalacrime: "Capricci, infortuni e zero gol" così il quotidiano «La Nacion» titola un lungo articolo che analizza i tre mesi abbondanti di militanza nel club argentino, sottolineando come "delle 12 partite ufficiali ne abbia giocate solamente 4. E nemmeno bene" ed elencando una serie di fattori che ne stanno ritardando l'inserimento nei meccanismi della squadra.

"Il suo arrivo è stato ritardato da una serie di intoppi burocratici nella trattativa con il Porto, lui è arrivato non in forma ed ha avuto un infortunio al quinto metatarso del piede destro perché è voluto scendere in campo a tutti i costi contro il San Martin. È rimasto fermo a lungo e l'assoluta mancanza di chiarezza sul suo stato hanno scatenato tante voci riguardo la sua vita extra professionale."