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Nove allenatori, 37 nazionalità e 200 giocatori: così la Roma è cambiata in dieci anni

Marco Prestisimone

"Trentacinque, venti, nove, ventiquattro, ventuno, ventisei, venti, diciannove, tredici e tredici. Non è la tombola di Natale ma i numeri dei giocatori che ogni anno sono subentrati nella rosa della Roma. Duecento (venti l’anno), anche se alcuni di questi erano solo i ragazzi della Primavera promossi in prima squadra. E di cui poi si sono perse le tracce, se escludiamo Pellegrini e Florenzi. Della squadra che ha aperto il decennio non è rimasto più nessuno, neanche le due bandiere Totti e De Rossi. E se aggiungiamo i nove allenatori (Ranieri due volte, Montella, Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli, Rudi Garcia, Spalletti, Di Francesco, Fonseca) i cinque direttori sportivi (Pradè, Sabatini, Monchi, Massara e Petrachi) e le decine di dirigenti (Fenucci, Zanzi, Tacopina, Gandini, Baldissoni, Fienga tra gli altri) ecco pronto il cocktail di fine decade. Un capitolo a parte merita Franco Baldini, direttore generale nei primi anni a stelle e strisce e poi diventato braccio destro di Pallotta e presenza oscura nell’universo della Roma.

Ha collaborato Matteo Falanesca

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