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Novant’anni fa nasceva Franco Sensi. Ecco tutte le tappe della sua presidenza – FOTO

Jacopo Aliprandi

Nell’estate del 1999 Sensi dà il via alla rivoluzione romanista. Fabio Capello viene chiamato a sostituire Zeman, arrivano giocatori importanti come Montella e Nakata: l’obiettivo del Presidente è creare negli anni una squadra vincente. La prima stagione è di rodaggio, i giallorossi terminano il campionato al sesto posto, ma la vera ‘tragedia’ a Trigoria è lo scudetto della Lazio. Sensi non ci sta e vuole costruire una Roma capace di ‘scucire’ subito il tricolore dalla maglia biancoceleste: il numero uno si ‘dissangua’per rinforzare la rosa: arrivano Samuel, Emerson, Zebina, ma soprattutto Gabriel Omar Batistuta. Il presidente spende 70 miliardi solo per l’argentino, per il colpo de “o la va, o la spacca”. Un’estate da 120 miliardi di lire, tanti debiti per regalare a Capello una grande squadra e ai tifosi uno scudetto che manca dall’82-83. La Roma chiude la stagione prima in classifica, in città è il caos. Sensi viene osannato dai tifosi, lui per prima cosa ringrazia i suoi genitori “Per quello che mi hanno dato, mio padre mi ha insegnato a giocare al calcio, mi ha insegnato cos’è la vita…Per arrivare a questo traguardo ci ho messo tanta fatica, tanta angoscia, tanti dolori, ma questo scudetto mi ripaga di tutto. Abbiamo lottato contro i potenti al di sopra delle nostre forze, anche nelle ultime ore”. È festa al Circo Massimo, il presidente sale sul palco davanti a migliaia di tifosi, è visibilmente emozionato. Venditti canta, tutta Roma si ferma per festeggiare il terzo tricolore. Franco abbraccia Totti, se lo coccola, scende qualche lacrima così come in tutti i tifosi della Roma. Del resto lui è uno di loro.

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