Nainggolan: “Non dimenticherò mai questo derby giocato con la fascia da capitano” – VIDEO

Dal ritiro della nazionale belga Radja Nainggolan ha rilasciato un'intervista al sito dhnet.be a margine dell'allenamento in vista dell'amichevole contro l'Italia, in programma a Bruxelles venerdì prossimo. Il centrocampista della Roma ha parlato della vittoria nel derby di domenica scorsa nella quale ha indossato la fascia da capitano: "E' stato un bel momento per me, per la squadra e per Roma. E' qualcosa che non potrò mai dimenticare. Un giorno che mi resterà per sempre nella memoria, indossare la fascia da capitano è stata una bella emozione". Alla domanda "Quindi ci sono validi motivi per stare in giallorosso?" il giocatore risponde: "Certo, sempre, anche se non sono il capitano".

Nainggolan si concentra poi sulla sfida contro gli azzurri:"E' una sfida particolare per me perché mia moglie è italiana e perché vivo in Italia dove, tra l'altro, ho passato la maggior parte della mia vita. Anche se non ci sono più i grandi nomi del passato resta un ottima squadra. Tatticamente sono molto forti, tra i migliori al mondo, sarà difficile per noi attaccarli. Credo che qualitativamente, però, noi siamo superiori. Abbiamo giocatori come Hazard che possono fare la differenza. Loro sono anche molto efficaci sui calci piazzati, ma studieremo il loro gioco per poterli fermare". 

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Poi una battuta su Alessandro Florenzi, compagno di squadra nella Roma, ma prossimo avversario in nazionale: "Mi ha mandato dei messaggi in cui mi ha detto 'Spero che non giocherai contro di noi perché io darò il massimo'. Come sempre proverò a fare del mio meglio per la squadra, che in questo momento è la mia Nazionale. Abbiamo sempre giocato per vincere e lo faremo anche contro l'Italia. Per noi è importante prepararci bene per l'Europeo e una gara come questa è ottima per testare il nostro livello".

Nainggolan parla anche di Stefano Okaka, convocato a sorpresa da Conte per la sfida con il Belgio. L'ex attaccante della Sampdoria si sta mettendo in evidenza nell'Anderlecht: "Lo conosco bene. In campo è una bestia, ma soprattutto è un buon giocatore e un bravo ragazzo. Ci siamo scontrati spesso in Serie A e in Serie B. In Italia è più difficile fare gol per un attaccante, è un campionato diverso rispetto a quello belga".