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La nota del Comitato Pro Stadio della Roma: “Affrontiamo i dubbi con i fatti”

La nota del Comitato Pro Stadio della Roma: “Affrontiamo i dubbi con i fatti” - immagine 1
Il comunicato per rispondere al comitato contrario alla realizzazione del nuovo impianto
Redazione

Il Comitato Pro Stadio della Roma con una nota pubblicata sui propri canali social ha risposto alle recenti polemiche del Comitato contrario alla realizzazione dell'impianto a Pietralata. Di seguito il comunicato che risponde alle varie teorie di chi non vorrebbe la realizzazione del nuovo impianto:

"Stadio della Roma a Pietralata: affrontiamo i dubbi con i fatti - davvero 1,5 ettari di bosco possono fermare Roma? Secondo i comitati del NO il progetto dovrebbe essere fermato perché coinvolge un’area boscata di meno di 1,5 ettari. Ma è importante chiarire bene di cosa si parla. Si tratta di un’area chiusa, degradata e inaccessibile, utilizzata da anni per attività di demolizione auto da pochi abitanti. Gli alberi presenti sono di scarso valore naturalistico – lo dice anche l’agronomo incaricato dagli stessi comitati contrari al progetto. Lo stesso agronomo del comune afferma (come anche documentato sulla regione Lazio) che si può procedere alla trasformazione del bosco e alla compensazione

E allora cosa prevede davvero il progetto della AS Roma?

- Un parco pubblico aperto e fruibile da tutti, grande oltre 10 volte l’area esistente

- La piantumazione di oltre 6.000 nuovi alberi

- Una riqualificazione urbana attesa da anni per tutto il quadrante

Quindi, come possiamo ben vedere, nessuna area verde verrebbe "tolta al pubblico", quanto invece verrebbe restituito un parco agli abitanti di Pietralata, che per molti anni sono stati letteralmente tenuti all'oscuro di questo paradiso terrestre. Paradiso terrestre che solo ora, con l'avvento dello stadio, sta venendo pubblicizzato da chi lo abitava da decenni come "spazio verde per tutti", ma che prima di questa faccenda era stato tenuto nascosto e per nulla promosso all'interno del quartiere. Tutelare il verde è fondamentale, ma lo è anche trasformare spazi abbandonati in luoghi accessibili, curati e vivi. Guardiamo al futuro con responsabilità e visione".