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IL PAGELLONE DEL 2019: Zaniolo-Pellegrini, un anno in Rolls Royce. De Rossi, ingrata nostalgia

Francesco Balzani

5 JESUS, SANTON, UNDER, KALINIC

L’elenco dei bocciati non poteva essere corto e porta quasi per intero il marchio di Monchi. L’unico a non essere stato portato dal “Re Mida” spagnolo è Juan Jesus che probabilmente aprirà il 2020 con un’altra maglia. Il difensore brasiliano, a dire il vero mai tra i promossi nemmeno nelle annate precedenti, è scomparso dai radar dopo aver fatto parlare di sé più per questione extracampo che per le prestazioni sul rettangolo verde. Proprio le denunce per razzismo gli valgono a prescindere un premio per l’impegno sociale. Qui però parliamo di calcio, e sotto questo aspetto non possiamo proprio salvarlo. Altra bocciatura prevedibile e per qualche verso addirittura scontata è quella legata al nome di Santon. A Milano ancora piangono per Zaniolo, ma di certo non ha versato nemmeno una lacrima ai Navigli per il terzino che un tempo sembrava un grande giocatore. In estate Petrachi gli aveva trovato più di una meta, ma Davide ha scelto di restare. Fonseca gli ha dato pure fiducia ma il rendimento è rimasto triste-vintage come un brano di J-Ax. Prevedibile pure il flop di Kalinic che non segna ormai da un anno intero e di certo non ha mai nemmeno pensato di poter insidiare il posto a Dzeko. Il croato, arrivato in un ritardo di stato di forma degno del miglior Doumbia, verrà ricordato solo per il gol annullato contro il Cagliari. Poi la chance con la Samp e un nuovo infortunio. Ai limiti del non giudicabile, ma la bocciatura in questo caso va data a chi lo ha portato a Roma.

4,5 FAZIO, DI FRANCESCO, UNDER, KARSDORP

Il filosofo greco Diogene Laerzio lo confermò secoli fa: “Che cosa invecchia presto? La gratitudine”. Lo sa bene Eusebio Di Francesco passato dall’essere il Walter White di una macchina da guerra arrivata quasi in finale di Champions al diventare il Mr.Bean di un 2019 da incubo. Purtroppo siamo chiamati a giudicare la pagella dell’anno, e il Di Fra appare tra i principali colpevoli di un disastro annunciato. Il tecnico si è visto sfuggire di mano un giocattolo che aveva costruito con fatica ma si è mostrato eccessivamente aziendalista prima per poi lamentarsi. “Il suo calcio” è sparito, lasciando l’alone di un orgoglio che forse poteva essere messo da parte. In 3 mesi ha perso qualificazione in coppa Italia, qualificazione in Champions e zona Europa in campionato. Un altro flop inatteso come il calo di ascolti per X Factor è riservato a Cengiz Under. Il turco, che un anno e mezzo fa sembrava valere 50 milioni e aveva attirato l’interesse delle big d’Europa, ha segnato appena 3 gol in un anno in cui si è fatto veramente notare solo per deprecabili post con saluti militari nel giorno dell’invasione turca in Siria. Gli infortuni lo hanno frenato e per questo gli diamo mezzo voto in più, ma il recupero è stato lento e di certo non ha messo in mostra il lato (se c’è) da guerriero da Under al quale è stato affiancato pure un nutrizionista visto il peso forma alla Cassano. Mai frase alla Finocchiaro fu più azzeccata: “Guardate com’eri, guardate come sei”. Magari proprio questo potrebbe stimolare Under a riprendersi posto da titolare e da protagonista nel 2020. Un’impresa ancora più ardua per l’ormai ex Comandante Fazio. Il difensore argentino è finito in tutti i trailer negativi della Roma diventando spesso protagonista in negativo dei gol subiti dai giallorossi. Ha vissuto un parziale momento di riscatto con Ranieri quando ha fatto valere fisico e senso del gol, ma con due difese “alte” come quelle di Di Francesco e Fonseca ha finito spesso per fare la figura del poliziotto in carne che insegue ladri ben più veloci di lui. Chi la (bella) faccia ha deciso proprio di non metterla è Karsdorp tornato di corsa al mittente dopo altri 6 mesi di vacanza non meritata per la capitale. L’olandese si è fatto vedere solo tra gennaio e febbraio quando il suo ciuffo biondo è apparso ben 4 volte di fila tra i titolari. Un fuoco di paglia. Poi nuovi infortuni, il flop di Oporto e la cessione. “Esperienza scioccante”, ha detto. Figurati per noi.

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