Alla vigilia del derby tra Roma e Lazio, Giorgio Sandri, papà di Gabriele, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7. Queste le sue parole:
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Giorgio Sandri: “Fatico a immaginare il derby. Le tragedie succedono fuori dagli stadi”
"Dal mio punto di vista trovo incomprensibili certi provvedimenti e anche determinate esternazioni delle autorità. Avranno le loro motivazioni ma non ricordo derby violenti almeno nell’ultimo decennio"
Sull’atmosfera surreale nella quale si giocherà il derby.
“Faccio fatica a immaginare il derby di domenica. Ho più di sessant'anni. E’ incomprensibile vedere come vengono trattati i tifosi. Almeno negli ultimi dieci anni non è accaduto nulla. Mi sembra si voglia fare di tutto per svuotare gli stadi e far stancare i tifosi al punto da farli diventare tifosi da salotto. Ma in questo modo si perde passione e alla lunga la gente mollerà il calcio e si dedicherà ad altro. Spero non sia così ma siccome negli stadi non accade nulla il sospetto mi viene. E’ fuori che si registrano le tragedie. Mio figlio è morto a centinaia di chilometri dagli stadi”.
Perché si è arrivati a questo punto?
“Apprendo che per le ultime partite sono stati impiegati oltre mille e settecento agenti. Tanti. Ma bisogna anche considerare che il calcio è una delle principali aziende del Paese. E di conseguenza il calcio è uno dei principali contribuenti del Paese, quindi merita anche la mobilitazione delle forze dell’ordine”.
Si parla poco della partita...
“Ed è la logica conseguenza. Quello che sta accadendo per questo derby rischia di essere la tomba del calcio. Dal mio punto di vista trovo incomprensibili certi provvedimenti e anche determinate esternazioni delle autorità. Avranno le loro motivazioni ma non ricordo derby violenti almeno nell’ultimo decennio, Roma-Lazio è sempre stata anche la preparazione, l’attesa per lo spettacolo delle curve. Tutto ciò non ci sarà e stando alle dichiarazioni delle autorità non credo ci siano in programma dei passi per trovare un’intesa".
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