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Fuga dall’Olimpico: in 20 anni calo del 50% e peggiore media spettatori della storia romanista

Francesco Balzani

Il primo pensiero e il primo sguardo quando si entra all’Olimpico va in quel settore che negli anni ha superato crisi sportive ed economiche: la Curva Sud. Abbonato (e quindi rientra nel computo degli spettatori paganti), ma semi vuoto e soprattutto in silenzio. Le ragioni sono conosciute a tutti: la creazione di barriere che hanno diviso la curva in due parti, i dispositivi di sicurezza eccessivi ordinati da Prefetto e Questore, i Daspo e le multe per l’occupazione di un posto diverso da quello assegnato in fase di abbonamento. Così da un anno e un mese, quindi da dopo Roma-Juve dello scorso anno (ultima gara a registrare oltre 50 mila spettatori oltre a Roma Chievo che doveva segnare l’addio di Totti), il settore è rimasto senza bandiere, fumoni, cori e striscioni. Orfano degli ultras anche in momenti difficili del club. Pure chi si è abbonato preferisce restare a casa in attesa che qualcosa si risolva. “Fanno bene, non si possono fare due pesi e due misure”, la difesa di De Rossi di domenica sera. Basterà per smuovere le acque? Un primo distacco tra i pienoni da 70 mila spettatori ai 50 mila c’è stato in realtà intorno al 2004-2005, inizio della

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