news as roma

Eusebio Di Francesco: ieri, oggi e domani

Valerio Salviani

 

Eusebio, si chiama così per l'amore del padre nei confronti dell'omonimo campione portoghese. In un torneo, riuscì a scattare una foto con la leggenda del Benfica, poi persa in un trasloco (“un colpo al cuore per mio padre”). Il nome intero è Eusebio Luca Di Francesco, “un casino ogni volta che firmo”. Tanto calcio ma non solo, nella sua vita. Oltre ad essere appassionato di tennis, da piccolo amava la bicicletta. Faceva entrambe le cose, finché l'allenatore gli disse di scegliere “e per fortuna scelsi bene”. Quasi un fissato dello stile, raramente lo vedremo in tuta. La Football Capital e il suo procuratore storico, Bruno Carpeggiani, gestiscono la sua immagine e, un paio di anni fa, ha firmato un contratto di partnership con la Nike. Dopo aver concluso l'avventura da team manager alla Roma, si è allontanato dal mondo del calcio e si è dedicato alla cura del suo stabilimento balneare a Pescara ('La Stella d'oro'). Ogni mattina alle 6, era in sella al suo trattorino, pronto a spianare la sabbia per i bagnanti. Di Francesco ha 2 fratelli (Walter e Maurizio) e 3 figli, uno dei quali, Federico, gioca nel Bologna. Nel 1997 rifiutò la prima chiamata in Nazionale (il ct era Cesare Maldini) perché coincideva con lo spareggio salvezza del Piacenza, nonostante avesse già firmato con la Roma. Venne chiamato la volta successiva. Tra i suoi libri preferiti c'è 'L'arte della guerra' di Sun Tzu, dal quale ha preso anche alcuni diktat che trasferisce in campo. Su Totti, in una recente intervista disse: “Mi piacerebbe molto averlo al mio fianco se smettesse. Lo vedo in un ruolo tecnico. L'importante è che si rispettino i ruoli. Io il primo e lui il secondo”. E sul Totti giocatore: “L'ho vissuto quando ancora non era completo. Con Zeman è sbocciato. Sapeva sempre dove mettermi la palla e io sapevo dove andare. Se condivido la scelta di restare sempre a Roma? Mi ha reso contento”.

Potresti esserti perso