Sul sito della Roma Stephan El Shaarawy risponde a 15 domande dei tifosi da tutto il mondo attraverso il social:
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El Shaarawy: “La Roma è sempre stata la mia priorità ad inizio mercato. Preferisco giocare da esterno sinistro”
"Il mio ruolo ideale? Esterno sinistro. Mi piace sempre partire largo per poi accentrarmi ed andare al tiro"
Kaled dal Libano chiede: pensi di giocare meglio come ala o come seconda punta?
Ho sempre preferito partire come esterno sinistro mi piace sempre partire largo per poi accentrarmi ed andare al tiro. Poi ho giocato anche come trequartista o seconda punta. Da esterno sinistro è il ruolo che prediligo.
Sabrina dalla Francia chiede: qual è il tuo sogno più grande?
Fin da bambino sognavo di diventare un giocatore professionista e l'ho realizzato. Ora sogno di vincere un trofeo importante sia con un club che con la nazionale, la Champions o un Mondiale.
Lucas dal Brasile chiede: chi è il tuo migliore amico nello spogliatoio?
Devo dire che ho trovato nello spogliatoio mi sono trovato subito a mio agio. E' uno spogliatoio allegro, sereno. Poi io già conoscevo Florenzi. Devo dire che sono tutti dei bravi ragazzi e molto simpatici.
Bastos dalla Nigeria chiede: cosa ti motiva e spinge a dare il massimo?
Sicuramente quello che non ho mai perso è la forza di non mollare mai. Ho avuto dei momenti difficili ma non ho mai mollato. Ho sempre cercato di dare il massimo perchè il calcio è stata sempre la mia passione. Da me stesso chiedo sempre qualcosa di più, ho sempre un obiettivo nella carriera ognuno deve farlo e deve cercare di raggiungerli. Quello che non devi mai fare è smettere di crederci.
Voidek dalla Polonia chiede: ti vediamo spesso con delle cuffie prima delle partite. Che musica ascolti prima e dopo le partite?
Io ascolto sempre la musica prima delle partite perchè è una cosa che mi carica. Ascolto un po' tutti i generi, ma mi piacciono molto hip hop e il rap americano e quindi ascolto prevalentemente quelli.
Abdullah dalla' Arabia Saudita? chiede: ti taglierai mai i capelli?
Io me li taglio spesso, questa cosa della cresta è una particolarità nata tanti anni fa. Ha portato anche bene. Ora l'ho un po' spuntata ma è senza dubbio la mia caratteristica mi piace ed ho deciso di tenerla.
Adam dall'Inghilterra chiede: tu Salah e Perotti siete diversi ma vi intendete bene. Come ci riuscite?
Quando hai giocatori accanto con tanta tecnica le cose si facilitano tanto. Loro sono giocatori con grande velocità, soprattutto Salah, e hanno molta tecnica e mi sono trovato subito bene. Speriamo di continuare a fare bene così come stiamo facendo adesso, facendo tanti gol assist e buone prestazioni.
Alessia dall'Italia chiede: quando la Roma ti ha chiamato cosa ai pensato dall'inizio?
Sicuramente è stata una sorpresa ma molto positiva per me, perchè comunque dall'inizio del mercato la Roma è stata una priorità per me. E quando si sono interessati a me mi ha fatto tantissimo piacere, anche quando ho parlato con Sabatini mi ha fatto una buonissima impressione. Ho sentito da subito la fiducia del mister, ho deciso di sfruttare questa occasione venendo qui per dare una svolta alla mia carriera. Ora sta andando bene, sicuramente è un momento particolare ma devo continuare così perchè c'è ancora tanto da fare.
Francesca dall'Italia chiede: cosa si può imparare da gente come Totti e De Rossi?
Sicuramente tantissimo, dal punto di vista tecnico ma anche umano. Sono due giocatori che hanno fatto la storia della Roma, sono due leader che io ho sempre ammirato e stimato. E' stato ed è un vero piacere giocare con loro, e averli conosciuto. Una bella esperienza, ti possono insegnare tanto dal punto di vista umano e calcistico.
Luna dalla Cina chiede: differenza principale tra la Ligue 1 e la Serie A?
Credo che la differenza la faccia...Dal punto di vista fisico sono due campionati diversi, la Ligue 1 è un campionato di intensità, fisicità mentre la serie A è più tattica e devo dire che è più difficile giocare in Italia che in Francia. SI aprono più spazi nel campionato francese, mentre in Italia ci sono più situazioni difficili e ti devi creare più spazi per far male. Sicuramente sono due campionato diversi"
Lina dalla Russia chiede: quante lingue parli?
Sicuramente l'Italiano, l'inglese un po' anche il francese qualcosa ho imparato. Adesso piano piano sto cercando di imparare l'arabo. da piccolo ho iniziato poi col tempo ho mollato. Adesso sto recuperando piano piano., Ci tengo perchè mio padre è egizioano e devo riuscirci.
Angelina dal Portogallo chiede: come ci si sente a essere una fonte di ispirazione per molte persone in giro per il mondo?
Ma sicuramente è una bella sensazione perché essere un esempio per i ragazzi che ambiscono a diventare un giocatore è sicuramente un motivo di grande orgoglio per me. Vedo molti bambini, molti ragazzi che mi chiedono tanti consigli, mi fanno tanti complimenti per quello che sono adesso e sicuramente è una cosa che mi fa molto piacere. Io spero comunque con la mia persona, con il mio modo di giocare, di dare un buon esempio a tutti quei giocatori o a tutte quelle persone che sognano di diventare un giocatore. Il consiglio che posso dare è quello di avere la passione per questo sport e soprattutto l’umiltà, perché io credo che l’umiltà sia la cosa fondamentale per il successo. Perché il vero campione penso che sia quello che rimane umile nonostante i traguardi raggiunti e quindi credo che sia una delle cose principali che una persona, un giocatore deve tenere a mente.
Akmed dall'Egitto chiede: cosa ne pensi dell’intesa che avete sviluppato tu e Salah? Parlate spesso dell’Egitto?
Penso che Salah sia un bravissimo ragazzo, una grande persona e un grande giocatore. Mi trovo bene con lui in campo e anche nello spogliatoio. No, dell’Egitto l’unica volta che abbiamo parlato è stato quando abbiamo fatto il segno, il simbolo, il triangolo della piramide che è stato un momento giocoso in campo e abbiamo deciso di farlo insieme.
Hassan dall'Egitto mi chiede se l'esultanza della Piramide assieme a Salah è stata preparata in anticipo?
No devo dire che dopo il goal con la fiorentina, ho deciso di fare l’esultanza con lui, ma non era assolutamente preparata e in quell’istante lì gli ho detto “ facciamo questa cosa” e lui sorridendo mi ha seguito e l’abbiamo fatta insieme.
Bin dalla Thailandia chiede: chi ti ha spinto a giocare a calcio?
La passione per questo sport me l’ha trasmessa mio padre che è stato sicuramente la figura principale nella mia vita e nella mia carriera. E’ stata la persona che mi è stato più vicino, che mi ha seguito ovunque e quindi tutto quello che ho e quello che sono diventato sicuramente lo devo a lui perché è stata una persona che ha fatto tantissimi sacrifici. Ha cambiato anche lavoro per cercare di portarmi agli allenamenti. Quindi sicuramente è stata una figura fondamentale anche prima ancora di cominciare a giocare in una squadra mi portava ai giardini, i campetti sotto casa per insegnarmi a giocare a calcio. Quindi sicuramente devo ringraziarlo tantissimo.
Ringrazio tutti i tifosi per le domande che mi hanno inviato e spero di continuare così facendovi divertire, facendovi provare tante emozioni sperando già da domenica nel derby, un saluto.
(FINE)
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