Stefano Desideri, ex centrocampista della Roma e collaboratore del settore giovanile giallorosso, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di ReteSport, toccando diversi temi caldi che riguardano l’attualità del club. Tra gli argomenti trattati, Desideri si è soffermato sulla figura di Ivan Juric, nuovo allenatore della Roma, sull’operato della proprietà Friedkin e sul capitano Lorenzo Pellegrini, che sta vivendo un momento difficile.
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Desideri: ”Chi fischia Pellegrini non è romanista. I Friedkin non hanno più passione”
La Roma di Juric?
“Non è facile rispondere, ci sono stati tanti cambiamenti, tante scelte un po’ controverse. Se non si sistema bene la società, sono del parere, che è inutile fare altri discorsi. Ho giocato a calcio tanti anni e so che poi il calciatore inconsciamente cerca alibi, se hai una società forte il giocatore è costretto a pensare solo al campo. Vedo poche prospettive se non si sistema la società a tutti i livelli”.
I Friedkin?
“Nella prima parte della loro esperienza si percepiva anche all’interno la loro euforia, il loro entusiasmo e la presenza assidua. Il tempo ha fatto forse affievolire questa loro passione ed è strano".
La situazione Pellegrini?
“Ho vissuto in parte la sua situazione, mi sono fatto l’idea che c’è un piccolo malcostume nella tifoseria di prendere di mira in maniera più accesa i romani, le persone che escono dal nostro vivaio. Anche ai tempi miei, i più bersagliati erano i romani quando c’erano periodi più difficili, ma eravamo di più e quindi ci dividevamo i fischi. Non posso credere che sia tifoso della Roma uno che fischia Pellegrini al riscaldamento. Poi sul piano tecnico bisogna trovarne uno più forte, quando la società sarà in grado di prenderlo allora se ne parlerà, altrimenti dati alla mano trovatemi uno più forte. A me risulta che all’interno dello spogliatoio pesi tanto, si esponga, tutto il contrario di quello che sento. Poi la comunicazione esterna non è compito esclusivo del capitano o dell’allenatore, è lì che serve l’intervento della società. Il capitano deve coordinare anche i rapporti tra la squadra, lo staff, i massaggiatori, a me risulta che Lorenzo nello spogliatoio sia un capitano molto affidabile”.
L’Under 23?
“Sarebbe importantissima per la Roma, proprio per il divario che c’è sempre stato tra il campionato Primavera e la lega di A e B. Penso che la Roma non l’abbia mai voluta fare per questione di costi”.
Pisilli?
“E’ un centrocampista fenomenale, nella mia visione almeno, un centrocampista forte deve saper fare tutto, occupare tutti i ruoli della mediana e lui ha questa capacità, sa fare tutte e due le fasi, è forte in interdizione, ha corsa, inserimento. Ha una grande famiglia dietro, che è sempre stata tranquilla e lo ha fatto crescere nel migliore dei modi”.
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