Inutile spiegare cosa significhi un derby per Roma e i suoi tifosi. Che ci si giochi qualcosa, con le curve o senza, è sempre tra le partite più importanti dell'anno, a maggior ragione quando Roma e Lazio ci arrivano da protagoniste del campionato. La stracittadina romana di questa stagione è una sfida nella sfida: è Simone Inzaghi, il nuovo che avanza, contro l'esperienza di Luciano Spalletti, ma è anche Dzeko contro Immobile, bomber un po' a sorpresa in questo inizio. La Lazio ci arriva meglio, i tifosi lo sentono e ci credono. “E' la volta buona” dice Inzaghi,3 anni senza vincere un derby sono troppi per i biancocelesti. Ma è una partita bloccata, la Lazio sembra spaventata e per avere un'occasione reale bisogna aspettare Dzeko nel secondo tempo che ci va vicino ben 2 volte. La Roma ha qualcosa in più, forse più fame, più cattiveria. La stessa cattiveria che mette Strootman quando come un falco va a recuperare una palla d'oro da un confuso Wallace per poi depositarla in rete. Poco dopo arriva il colpo del k.o. di Nainggolan che chiude i giochi. Polemiche, sfottò, accenni di rissa, non manca niente a questo derby, nemmeno l'ingrediente che ormai sembra imprescindibile: la Roma che vince, di nuovo.