Viene notato da Franco Baldini durante un torneo estivo con l’Atletico Mineiro. Amantino non ha di certo un gran mercato, ma il dirigente toscano decide di scommetterci su e dopo un anno anonimo in prestito al Venezia lo porta alla corte di Capello. In breve tempo conquista la fiducia del tecnico e prova a non far rimpiangere Cafu prima di essere scaraventato in attacco da Spalletti. Celebri il gol di tacco al derby e le mille finte con gol al Lione. Da rischiosa meteora Mancini diventa uno degli esterni più forti delle Serie A e nel 2008 - dopo 59 gol in 222 presenze - frutta 15 milioni alla Roma. Mica male per un signor nessuno.