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Coronavirus, Kluivert: “Sono preoccupato, ma non tornerei in Olanda nemmeno se potessi”

LaPresse

L'esterno olandese: "La situazione ha iniziato ad impensierirmi quando hanno cancellato le partite. Non voglio sapere nulla delle scuse, continuerò a lavorare sodo"

Redazione

La sensibilizzazione del mondo Roma in merito all'emergenza Coronavirus è stata negli ultimi giorni confermata dall'impegno di calciatori e società sul campo. Per ribadire il delicato momento del calcio italiano arrivano le parole di Justin Kluivert al sito vtbl.nl. Di seguito le sue dichiarazioni: “Vivo di giorno in giorno, come tutti gli altri. Perché ogni ora possono esserci cambiamenti. Ecco perché seguo da vicino le notizie. Attraverso il gruppo del club, ma anche attraverso i media olandesi. Ho visto il discorso di Mark Rutte (Primo ministro olandese, ndr) nella sua interezza. Quello che ha detto è quello che bisogna fare. Tutti insieme proviamo a combattere questo virus. Prendiamolo molto sul serio e speriamo che passi velocemente. Le notizie dal nord Italia sono terribili. Non è poi così male qui a Roma, ma a causa di quel tipo di eventi che stanno accadendo prendo molto sul serio il virus. Non mi vedi più in città. Ovviamente non voglio prenderlo, ma soprattutto non voglio trasmetterlo ad altri. Posso essere in pericolo di vita, a mia insaputa! Il virus si sta diffondendo così in fretta, non è normale… Non molto tempo fa tutti stavano scherzando. Ma ora le risate sono finite. Ho davvero iniziato a preoccuparmi quando le partite sono state cancellate. È stato molto strano sì. Eravamo quasi all’aeroporto per partire, poi ci hanno detto che non ci era permesso di atterrare in Spagna. È diventato chiaro: questo non è uno scherzo. Ora tutti sanno quanto è brutto. Ritornare in Olanda? Anche se potessi, non lo farei. E lo dico mentre la mia famiglia è lì. Non voglio correre rischi. Inoltre, sto bene qui. Il bel tempo a Roma aiuta. A casa ho tutti gli attrezzi di cui ho bisogno per allenarmi. Ogni mattina mi alleno in modo da rimanere in forma e continuare a muovermi“.

L'esterno olandese poi ribadisce la sua tenacia nel continuare gli allenamenti a casa: “Metto i video su Instagram, quindi anche altre persone potrebbero trarne vantaggio. Non voglio sapere nulla delle scuse, continuerò a lavorare sodo. Non è certo una vacanza. Sono un esempio come calciatore professionista e voglio trasmettere la motivazione. Le persone sono a casa e anche più al telefono del solito. Se riesco a dare loro qualcosa di positivo in questi tempi, allora lo faccio“.

C'è però tempo anche per i ricordi, quelli legati in particolare al suo ultimo e positivo periodo in giallorosso: "Prima che arrivasse il Coronavirus mi sentivo bene. Dopo il mio infortunio è andata bene. Ero felice ed ero anche nella selezione dell’Olanda. Speravo nella convocazione finale… Il calcio non è la cosa più importante al momento. La salute lo è“.

Infine Kluivert parla anche delle sue aspirazioni per il futuro con la maglia della Nazionale olandese: “Posso solo provare a riandarci quando il virus sarà passato. Quindi devo dimostrare di valere la nazionale olandese. Questo è e rimane il mio obiettivo. Indossare quella maglia arancione è la cosa migliore che ci sia. Ora ho un anno in più per diventare più forte e dimostrare di meritare il Campionato europeo. Non vedo l’ora di farlo“.