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Cassano boccia Zaniolo: “Non mi esalta, normale la superiorità contro gli scappati di casa”

Il talento di Bari Vecchia ex Roma: "In Nazionale non ci sono fenomeni, l'unico che fa uno contro uno è Chiesa"

Redazione

Dall'evento Milano City ha parlato anche Antonio Cassano. Il talento di Bari Vecchia ex Roma ha parlato della sua carriera, dell'attuale Serie A e delle prospettive della Nazionale e di alcuni suoi giocatori. Ecco le sue parole raccolte da TMW.

"Se avessi ascoltato Capello, uno dei più grandi allenatori di sempre, avrei fatto cose più importanti. L'ho incontrato per la prima volta nel 2001, mi voleva a tutti i costi a Roma e rifiutai la Juventus. Ancora oggi dico di aver fatto la scelta migliore. Il problema è che poi ho combinato dei disastri. Non ero cattivo, ma pigro. Il mister mi chiedeva di allenarmi, io facevo il contrario. Ho approfittato troppo del mio talento. Avrei potuto fare una carriera clamorosa, ma non vivo di rimpianti. A Madrid arrivai con 93 kg, con Capello ne persi 10. Li però devi scegliere: ti alleni al 100% e giochi, fai la vita bella e stai in panchina. Io sceglievo sempre la seconda e stavo fuori fino alle sei del mattino. Nazionale? Non ci sono fenomeni, in Italia l'unico che fa uno-contro-uno è Chiesa. Sensi? Bravo. Zaniolo? Non mi esalta a livello qualitativo. Non vedo idee di gioco. Contro squadre "scappate di casa" si vede per forza la superiorità".