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Capitano scontento, Dzeko merita la fascia? Non solo Fonseca: deve ricucire anche con i tifosi

L'anno scorso era stato "promosso" dopo il fallimento della trattativa con l'Inter. I romanisti non gli avrebbero perdonato l'addio verso la Juve e adesso chiedono di lasciarla a Pellegrini

Marco Prestisimone

Per qualcuno basterà un gol domenica sera per ritrovare il vecchio amore. Ma per tanti la ferita è ancora troppo aperta e la delusione troppo amara: Dzeko aveva scelto la Juventus, adesso dovrà restare alla Roma - non per sua volontà, visto che aveva già l'accordo per giocare con Ronaldo - e tra cinque giorni sfiderà quelli che sarebbero dovuti diventare i suoi compagni di squadra. Non sarebbe neanche strana né nuova questa storia visti i passi indietro a cui ha abituato il mercato del nuovo millennio. Però i protagonisti di questa lunga storia chiusa l'ultimo giorno d'estate sono il capitano della Roma, la Roma appunto, e la Juventus. E se è vero che anche i tifosi nel corso degli ultimi anni sono stati anestetizzati agli affari con Torino, è altrettanto vero che stavano digerendo malissimo la partenza del loro capitano verso i "nemici" bianconeri.

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Dzeko o Pellegrini, a chi la fascia di capitano? 

Edin aspettava solo l'ok di Milik-Roma per salire sul primo treno direzione Juve, su cui comunque l'aveva messo la stessa società contenta di risparmiare l'ingaggio e di approfittare forse dell'ultima occasione per guadagnare così tanto dalla sua cessione. Su quel treno non salirà mai, suo malgrado. E da domenica a meno di colpi di scena tornerà ad indossare la fascia di capitano. Una scelta che però va in controtendenza con il suo desiderio di cambiare maglia e soprattutto si scontra con la volontà di tanti tifosi, per cui quella fascia ha un valore speciale. E che secondo loro sarebbe stata "calpestata" non solo per la scelta di andare alla Juventus ma anche di non partecipare alla riunione pre-Verona, di non scendere in campo sabato sera e di saltare anche la sgambata post partita.

Contro il Verona l'ha indossata Lorenzo Pellegrini, che di Dzeko era l'erede già designato. Tecnicamente e dal punto di vista professionale nessuno a Trigoria ha mai avuto dubbi su Edin. Ma le ultime settimane travagliate hanno messo a dura prova l'attaccante e la Roma stessa, che ha dovuto fare i conti con la volontà di Dzeko di raggiungere Pirlo. L'anno scorso il bosniaco aveva "meritato" i titoli di capitano dopo il naufragio della trattativa con l'Inter e con Higuain e il comportamento ineccepibile durante il ritiro precampionato. Adesso però le cose sono diverse.

Con Fonseca il rapporto è tutt'altro idilliaco ed è anche per questo che qualcuno ha visto nella permanenza di Dzeko la possibilità di un cambio in panchina, magari con Allegri che raccontano sia invece un grande fan del bosniaco. I due adesso dovranno provare a ricostruire il loro rapporto per il bene della Roma. Magari il primo passo sarà proprio la "restituzione" della fascia di capitano a Dzeko da domenica. Con buona pace dell'amico Lorenzo Pellegrini, che di Dzeko è uno dei migliori amici, che però aveva già accettato onori e oneri di una responsabilità così grande.

L'amore è da recuperare anche con i tifosi, che quella fascia vorrebbero togliergliela. Passi un posto nell'attacco ma non il ruolo di capitano, dicono. Un'altra grana quindi per i Friedkin dopo quelle legate al mercato e al pasticcio Diawara.