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Aprile dolce sognare: dalla Champions all’allenatore. La Roma si gioca il futuro

Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 

L'altro tema molto delicato che dovranno affrontare a Trigoria, è la situazione legata ai veterani. Tra il 2026 e il 2027 infatti, andranno in scadenza El Shaarawy, Cristante, Mancini e Pellegrini, quattro giocatori che hanno rappresentato la spina dorsale della squadra negli ultimi anni. Se per il Faraone il rinnovo automatico è quasi scattato, sugli altri tre la Roma dovrà fare un ragionamento molto importante. Quello più sicuro di restare è ovviamente Gianluca Mancini, il vero capitano di questa stagione. Il centrale ha saltato solo 5 partite in stagione (due in Coppa Italia) e la sua centralità nello spogliatoio è indiscussa. Basta guardare l'atteggiamento nei confronti di Dovbyk, spronato dopo il gol di Cagliari arrivato dopo un grave errore sotto porta, e caricato alla sua maniera dopo quello di Lecce: "Devi spezzarli tutti, you are strong (sei forte)". Diversa invece la situazione di Pellegrini e Cristante. Entrambi sono ormai ai margini del progetto, Lorenzo in primis. Al Via del Mare Ranieri li ha schierati entrambi titolari ma per motivi diversi (Pellegrini evanescente e Cristante impreciso) nessuno dei due ha convinto. La strada più percorribile dunque rimane quella dell'addio. Da capire però le modalità e le tempistiche.