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Aprile dolce sognare: dalla Champions all’allenatore. La Roma si gioca il futuro

I giallorossi si giocano tutto in questo finale di stagione tra campo e extra campo. Il tempo stringe e le decisioni da prendere sono molte
Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 
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Aprile sarà il mese decisivo per capire le vere ambizioni della Roma in questa stagione. In realtà basterà anche meno, 14 giorni, ovvero quelli che separano i giallorossi dal derby contro la Lazio (13 aprile). In mezzo lo scontro diretto contro la Juventus, al momento distante solamente 3 punti. In caso di vittoria ci sarebbe l'aggancio e considerando anche il big match tra Bologna e Napoli, sognare non è affatto proibito. Il calendario però obbliga alla calma. Dopo la Juventus e il derby, la Roma affronterà in fila: Verona (in casa), Inter (in trasferta), Fiorentina (in casa), Atalanta (in trasferta), Milan (in casa) e Torino (in trasferta). Un filotto di partite che spaventerebbe chiunque ma con un pizzico di fortuna (che non guasta mai) il miracolo può essere portare a termine. Ranieri dalla sua ha la possibilità di giocare una sola volta a settimana a differenza delle dirette concorrenti Bologna (in semifinale di Coppa Italia), Lazio (Europa League), Fiorentina (Conference League) e Milan (Coppa Italia). La speranza poi è affrontare alcune di queste ad obiettivi ormai sfumati. L'Atalanta è fuori dalla corsa Scudetto e il 15 maggio, con Gasperini in uscita e un posto Champions già conquistato, potrebbe non mettere in campo la propria versione migliore. Stesso dicasi per il Milan. A San Siro il 18 maggio, la Roma spera di trovare un Diavolo ormai fuori da tutto (la Champions è distante 9 punti). Prima però, la Roma deve uscire indenne dalle prossime due sfide. Poi si vedrà.