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Ancelotti: “Mi piacerebbe allenare la Roma: una squadra che amo in una città che amo”

L'ex tecnico di Milan, PSG e Real Madrid si è soffermato su Liedholm: "Mi aveva preso a cuore. Sicuramente è l'allenatore da cui ho imparato di più, soprattutto sul piano psicologico e caratteriale"

Redazione

Carlo Ancelotti, ex allenatore di Milan, Real Madrid e PSG, ma soprattutto campione d'Italia con la Roma nella stagione 1982/1983, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de "Il Corriere dello Sport" in cui si è soffermato proprio sul suo passato nella Capitale, dove è stato allenato dal 'Barone' Nils Liedholm: «Giocavo centravanti e lui mi spostò a centrocampo, dove mi sentivo meglio. Lui era un grandissimo personaggio. Mi aveva preso molto a cuore, perdeva molto tempo con me. Mi dava consigli tattici, tecnici, umani. Aveva una formidabile ironia. Sapeva togliere tensione e pressione alla squadra. La disciplina va bene ma se è fondata sulla responsabilità dei singoli e non solo sulle multe. Sicuramente è l'allenatore da cui ho imparato di più, soprattutto sul piano psicologico e caratteriale. Da Sacchi ho imparato molto dal punto di vista tecnico».

Il tecnico poi ricorda il suo arrivo aRoma: «La città era meravigliosa e il clima dei tifosi fantastico. Eravamo un gruppo fantastico. Con quasi tutti sono rimasto amico. Ho grandi ricordi di quegli anni, peraltro stagioni di scudetto e altro». Inevitabile un commento sul suo futuro: «Se mi piacerebbe allenare la Roma? Sì, moltissimo, è una squadra che amo in una città che amo. Anche il Milan allenerei volentieri, anzi mi avevano chiamato ma dovevo fare un’operazione alla cervicale e ho preferito fermarmi un anno. Sono felice di averlo fatto, ne avevo bisogno. Non ho fretta e, sinceramente, ora non prenderei in considerazione ipotesi di ingaggi in corso di campionato. Ne riparliamo a fine stagione per impostare bene una nuova avventura. Anche all’estero, tanto ormai sono poliglotta...».