11Attaccante
Daniel Fonseca

Daniel Fonseca

  • Nazionalità:Uruguay
  • Età:55 (13 settembre 1969)
  • Altezza:183 m
  • Peso:77kg
  • Piede:Sinistro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

Biografia

Daniel Fonseca Garis, più noto semplicemente come Daniel Fonseca, è un ex calciatore che giocava nel ruolo di attaccante. In Italia è approdato in Serie A indossando, per prima, la maglia del Cagliari. Il suo passaggio in giallorosso ha segnato una sorta di record, perché è stato uno dei primi acquisti più onerosi della gestione Sensi (allora presidente del club), che, per poterselo assicurare, ha speso circa 17 miliardi di lire – versati al Napoli - più il cartellino di Benny Carbone. ‘Una Ferrari’, lo ha definito proprio l’allora proprietario della Roma che aveva fatto un ‘regalone’ a Carlo Mazzone, allenatore della squadra in quegli anni; era l’estate del 1994. Fonseca è nato a Montevideo, in Urguay, il 13 settembre del 1969. Soprannominato in patria ‘El Castor’ per la sua dentatura importante, è arrivato in Italia che aveva solo 21 anni e sulla panchina dei sardi c’era Claudio Ranieri. Daniel – ora separato - si è poi sposato mentre giocava a Napoli ed ha avuto due figli. Nicolas è nato nel 1998 proprio nella città campana e dal 2024 è un centrocampista del River Plate; e Matias nato anche lui a Napoli, nel 2001, anche lui calciatore cresciuto nel Como e poi passato alla Primavera dell’Inter. Attaccante, ora gioca nel Montevideo.

Curiosità

Che fine ha fatto Daniel Fonseca? Tornato in Italia per giocare al Como, dopo aver dato l’addio al calcio, ha intrapreso la carriera di procuratore sportivo che ha esercitato principalmente proprio nella cittadina lombarda. Ha portato lui, in Italia, Muslera, Caceres e Suarez.

Perché Daniel Fonseca è stato condannato a sei mesi di carcere? Perché durante gli anni in cui ha esercitato la professione di procuratore, avrebbe versato al fisco meno di quanto dovuto.

In che squadre ha giocato Daniel Fonseca? In Italia ha indossato la maglia di Cagliari, Napoli, Roma, Juventus e Como.

La carriera

Uruguaiano di Montevideo ma con origini italiane, Fonseca, ha cominciato a tirare calci al pallone da giovanissimo ed è approdato al Nacional quando era un ragazzino. I suoi primi trascorsi da calciatore risalgono ai tempi delle giovanili della squadra della sua città di nascita. Fino ai 18 anni è rimasto nelle squadre juniores, anche se ha fatto la spola, da quando aveva 15 anni, con la prima squadra, dove è definitivamente passato nel 1988. E’ rimasto a Montevideo fino al 1990, giocando due stagioni nel calcio professionistico, collezionando 41 presenze e 13 reti. Da subito è apparsa chiara la sua tecnica, aveva un ottimo tocco di palla e un talento che non potevano passare inosservati, la sua pecca, durante la carriera, è stata la tenuta fisica. (Era molto fragile e soggetto spesso ad infortuni muscolari). Così, nel 1990, alcuni osservatori che lavoravano per il Cagliari lo hanno notato e lo hanno fatto approdare nella Serie A, partendo proprio dalla squadra sarda dove ha giocato principalmente nel ruolo di seconda punta. Ha giocato due anni in maglia rossoblù, collezionando 50 presenze e 17 gol. Nell’estate del 1992 Daniel Fonseca è stato acquistato dal Napoli per una cifra che ha superato i 15 milioni di lire, perché nell’affare era stato inserito anche Pusceddu, passato al Cagliari come contropartita tecnica. La cessione dell’attaccante non ha lasciato indifferente la piazza a cui lo stesso Fonseca, aveva giurato fedeltà. Per questo, in occasione della prima sfida giocata dal Napoli a Cagliari, è stato fischiato dai tifosi. Di tutta risposta, Fonseca, ha rivolto un gestaccio ai suoi ex sostenitori.

Dopo essersi fatto conoscere, nei suoi primi anni della massima serie italiana, con il Napoli ha avuto la sua consacrazione e probabilmente ha vissuto il suo periodo migliore. Fonseca aveva un talento cristallino ma di cristallo, nel corso degli anni, si sono anche rivelati i suoi muscoli. Durante la sua carriera, fatto salvo per i primi anni, ha avuto diversi infortuni che gli hanno letteralmente pregiudicato la carriera impedendogli, di fatto, di esprimersi al meglio. Ha giocato in maglia azzurra per due stagioni e sono ancora impressi nella memoria dei tifosi partenopei, in modo particolare, dei 31 gol segnati, sicuramente quelli che hanno spinto la squadra a vincere 5 a 1 a Valencia in Coppa Uefa con tutte e 5 le reti segnate proprio dall’attaccante uruguaiano. Come al Cagliari, anche al Napoli è rimasto per due stagioni, collezionando 27 presenze e 15 gol nella prima, 23 presenze e 12 reti nella seconda. La Roma, in quel momento di proprietà del presidente Franco Sensi, proprio con Fonseca, ha messo a segno il primo grande acquisto di quell’epoca, pagandolo 17 miliardi e mezzo di lire, più il cartellino di Carbone (valutato altri 7 miliardi). “Una Ferrari”, lo ha definito il numero uno giallorosso. Un acquisto che ha comportato un esborso che ha segnato un passaggio importante per il club, l’impegno economico sostenuto dalla famiglia Sensi era stato notevole e la piazza si era entusiasmata per l’operazione. Sulla panchina giallorossa, in quegli anni, c’era Carlo Mazzone. In attacco, insieme all’uruguaiano, c’era Abel Balbo. I due insieme hanno formato una coppia offensiva di livello, oltre ad aver legato molto anche fuori dal campo. Il problema di Fonseca però, nei tre anni in cui ha giocato nella Roma, è stata la tenuta fisica. Già dalla prima stagione ha saltato diverse partite per problemi muscolari. Dopo una buona partenza, alla fine della prima stagione è rimasto fuori per diverse partite a causa di alcuni guai fisici. Stesso destino del secondo anno in cui ha cominciato praticamente da subito ad avere un rendimento altalenante proprio a causa di alcuni infortuni. Tra campionato e coppe è rimasto fuori per 15 volte. Con la maglia giallorossa ha giocato in tutto 65 partite e segnato meno di quanto la piazza avrebbe sperato, 10 reti in tutto. Nell’estate del 1997 il presidente Sensi ha ricevuto un’offerta di 9 milioni di euro per cederlo alla Juventus e l’ha accettata. L’investimento che aveva fatto, alla fine, non ha reso quanto avesse sperato, ma quelli erano stati anni difficili, culminati anche con l’esonero di Carlo Mazzone. Così nel 1997 Fonseca è passato in bianconero e nella prima stagione ha giocato 15 partite in serie A, 29 considerando le coppe. Negli anni successivi, ha perso il posto da titolare. Fonseca è rimasto in tutto tre stagioni a Torino ma non è mai stato titolare indiscusso partendo dalla panchina già dalla prima giornata. L’anno in cui ha giocato più partite è stato il secondo, con 25 presenze in serie A ma solo sei reti (36 presenze complessive e 10 gol in tutto). Nel 1999/00 ha saltato praticamente tutta la stagione per diversi infortuni muscolari tanto che alla fine del campionato ha deciso, insieme con il club, di rescindere il contratto. Dopo la lunga avventura in Italia si è trasferito in Argentina, nel River Plate ma anche quella è stata un’avventura durata poco e durante la quale ha fatto registrare poche presenze in campo. Dopo solo due mesi ha deciso così di tornare a casa, nel Nacional Montevideo dove ha fatto in tempo a vincere uno scudetto, prima di tornare in Italia. Ancora una volta però, questa volta con la maglia del Como, ha inciso e giocato praticamente nulla. Così, nel 2003, si è ritirato dal calcio giocato.

Nazionale

Con la maglia dell’Uruguay, Daniel Fonseca, ha giocato 30 partite e segnato 10 reti. Ha esordito a 20 anni e quattro mesi, sulla panchina c’era Oscar Tabarez. Anche in nazionale, come nelle squadre di club, la sua presenza è stata altalenante a causa dei ripetuti infortuni che hanno caratterizzato e influenzato la sua carriera. Con la sua selezione ha vinto una coppa America nel 1995 e ha chiuso la carriera nel 2002.

Palmares

Oltre alla Coppa America vinta con la nazionale, Fonseca, ha portato nella sua bacheca una Supercoppa Italiana con la Juventus nel 1997. Sempre con i bianconeri, da riserva di lusso, ha portato a casa anche uno scudetto nel 1998 e una Coppa Intertoto nel 1999. Con il Nacional invece ha vinto una coppa Libertadores, una coppa Intercontinentale e una Interamericana nel 1988. Un campionato uruguaiano nel 2002. Nel 1989 invece, sempre a Montevideo, ha vinto una Recopa Sudamericana.

Redazione