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Calciomercato 2012, la lunga lista degli indesiderati

(Stadio Sport – A.Nardo) E’ il mercato, la giostra dei sogni, molto spesso destinati a restar tali. E’ un bel divertimento, per tifosi, appassionati e anche addetti ai lavori.

Redazione

(Stadio Sport - A.Nardo) E’ il mercato, la giostra dei sogni, molto spesso destinati a restar tali. E’ un bel divertimento, per tifosi, appassionati e anche addetti ai lavori.

La fiera del grande nome, dello scoop preannunciato, delle farse e dei colpi giornalistici. C’è un po’ di tutto, dal polverone poi emergono i fatti. E sin qui (anche se siamo solo all’inizio), l’oscar di “regina” lo merita la Juventus. Quattro colpi importantissimi, di livello assoluto: Lucio in difesa, Isla e Asamoah a centrocampo, il ritorno di Giovinco (molto maturato nei due anni a Parma) davanti. I bianconeri sono i più forti, destinati a partire in pole position anche in vista del prossimo campionato. L’Inter sta provando a rispondere. Palacio è un buon affare, Handanovic un gran portiere (anche se Julio Cesar, al massimo della forma, non è certo inferiore allo sloveno). Il Milan, per bocca di Galliani, dà per chiuso un mercato mai avviato. O meglio, avviato con nomi di ripiego: Montolivo, Traoré, Acerbi, Constant. Considerate le partenze di assoluti big come Nesta, Van Bommel, Gattuso, Seedorf (e mettiamoci anche Inzaghi…) non è certo il caso di fare i salti di gioia. Stesso discorso in casa Napoli (bye bye Lavezzi, al Paris SG), mentre nella Capitale tarda ad arrivare il grande colpo. Dodò, Castan, Bradley e Tachtsidis non esaltano il popolo romanista. Ederson, in attesa di Yilmaz, è l’unico acuto della Lazio.

Pochi, pochissimi soldi. Questa è la verità. Sono lontani i tempi della gloria economica, oggi il calcio italiano (eccezion fatta per la Juve, forte dei benefici che porta uno stadio di proprietà) non è in grado di fronteggiare le grandi spese di una volta. Si va avanti a stento, tentando di spuntare il miglior prestito o parametro zero possibile, spacciando il “tirare a campare” come un progetto ben preciso, di cui fidarsi. Anche questo fa parte del gioco. La girandola dei prestiti, tuttavia, aumenta ogni anno il popolo degli indesiderati. Ovvero, quei giocatori non graditi dai propri club che faticano a trovare una collocazione alternativa stabile, finendo per rappresentare un autentico macigno per le casse societarie. Persino in casa Juve, i casi sono emblematici. Felipe Melo e Ziegler, di rientro dalla Turchia, non servono a Conte. Che fine faranno? Chissà. Stesso discorso per Marco Motta,Michele Pazienza, Jorge Martinez e Vincenzo Iaquinta. L’Inter si ritroverà in ritiro Jonathan e Mariga, freschi di buon campionato a Parma. Difficile che Stramaccioni possa farne due nuovi assi della mediana. Impensabile anche riproporre sulla sponda rossonera il terzino nigeriano Taye Taiwo. Qualche speranza in più ce l’ha Didac Vilà, giovane spagnolo, meteora dello scudetto 2010 e fresco di prestito all’Espanyol.

A Napoli tornerà (da Cesena) Mario Alberto Santana, assieme a lui gli attaccanti Hoffer e Chavez. Situazione particolarmente grottesca in casa Roma. Sono ben sei gli elementi di ritorno dai vari prestiti che, almeno al momento, non sembrano rientrare nei piani tecnici di mister Zdenek Zeman. Nomi caldi, illustri, imponenti, difficili da piazzare sul mercato visti gli ingaggi (per alcuni faraonici). Parliamo del portiere Julio Sergio, ex titolare di Ranieri, oggi ridotto a riserva delle riserve; David Pizarro, regista sopraffino, simbolo della Roma spallettiana, escluso ed emarginato dal progetto “americano”; Matteo Brighi, neanche convocato per il ritiro di Riscone di Brunico, al pari di Stefano Guberti; Stefano Okaka, deludente anche a Parma, e infine (dulcis in fundo) Marco Borriello, campione d’Italia con la Juve, rispedito al mittente dai bianconeri, evidentemente non soddisfatti dei soli due gol messi a segno dall’attaccante napoletano in 13 presenze. Agguerrita anche la flotta d’intrusi a Formello: Carrizo, Stendardo, Del Nero, Foggia, Floccari e, udite udite, Mauro Zarate, bocciato dall’Inter e in cerca di nuovi adulatori. Occhio infine ad un altro argentino, Maxi Lopez, scaricato dal Milan, di proprietà del Catania, oggetto del desiderio di molti club di A.