ROBERTO MAIDA:“Continuare a togliere la fascia a De Rossi mi sembra eccessivo, ma Spalletti lo disse: prima il provvedimento Uefa, poi la decisione sulla fascia da capitano. Spelletti su queste cose, sui comportamenti giusti è molto rigido. Speriamo nell’interesse della Roma che questo tipo di rigidità porti anche a una solidità del gruppo. Facendo il Sargente di ferro puoi prendere il rispetto di tutti ma poi anche diventare antipatico a tanti”
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‘RADIO PENSIERI’, MAGLIARO: “Nel 2019/20 la Roma si sposterà nel nuovo stadio”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
CARLO ZAMPA: “Dobbiamo lottare per il secondo posto e rientrare in Champions. C’è la concorrenza del Napoli, Milan e Inter ancora non mi preoccupano. Anzi, la società nerazzurra ha già messo in preallarme Fabio Capello per la panchina. Da quello che so la Roma avrà il diritto di riacquisto per Federico Ricci, che tra poche ore andrà al Sassuolo. Se devi tenere un giocatore fermo, tanto vale fare un discorso di questo genere e fargli fare esperienza. Spalletti ha detto più di una volta che vede in Ricci delle potenzialità importanti, adesso starà al lui dimostrarle nel club emiliano. Magari Gerson fosse andato in prestito la scorsa stagione”
ALESSANDRO CRISTOFORI:“Riconoscendo che manca un centrocampista, dico che il vero problema è sulla corsia sinistra fin quando non tornerà Mario Rui. E’ il problema inverso dello scorso anno. Bisognerebbe capire le dinamiche interne dello spogliatoio, così si capirebbe perché De Rossi non è più capitano. Quello che mi limito a dire è che togliere la fascia per darla a Florenzi a data da destinarsi, è solo una piccola punizione. De Rossi poteva anche essere messo fuori squadra ad esempio”.
FABIO MACCHERONI:“Nell’idea di Spalletti la Roma poteva fare a meno di Pjanic, perché doveva anche fare a meno del bosniaco. Ma qualsiasi club con una certa logica, non si riducono alla vigilia del mercato per cercare un centrocampista. La Roma deve avere un’ossatura a fine luglio, il mercato andava fatto con una certa tempestività visto il preliminare. Dobbiamo domandarci se la Roma vive una confusione figlia della sconfitta del preliminare o di una pressione dirigenziale per non aver preso i soldi della Champions”
IACOPO SAVELLI:“La Roma sta cercando un centrocampista tecnico, uno che possa fare anche il trequartista. Wilshere sarebbe un buon profilo ma ha avuto molti problemi fisici e negli ultimi due anni non ha praticamente mai giocato. È talmente speciale e bravo che è stato comunque convocato in Nazionale per l’Europeo. L’Arsenal lo vuole far giocare e la Roma che ha ottimi rapporti con il club inglese sta studiando per portarlo a Trigoria. La Roma ha molti azzardi nella rosa, sta privilegiando dei giocatori di qualità seppur hanno qualche punto interrogativo”
FERNANDO MAGLIARO:“La Roma aveva già consegnato il progetto alla Regione quando ha consegnato quello al Comune. Questo una volta completata l’analisi ha inviato una nota con posta certificata dei pareri e l’analisi del progetto. La Regione accetta con riserva il progetto perché mancherebbe un documento (che deve produrre il Comune), il parere di conformità. La regione si aspettava che dentro la documentazione ci fosse un foglio che rispecchia la delibera di pubblico interesse. Questo parere mancherebbe, ma al Comune basterebbero cinque minuti e un pezzo di carta per fornirlo. Non è un atto dovuto perché l’invio del progetto è già un sottinteso. Ci sono 5 giorni di tempo entro la quale la Regione deve fornire una risposta definitiva alla documentazione arrivata. Ci sarebbe una carenza documentale, la Regione non deve esaminare il progetto ma la documentazione inviata dal Comune. Da quando si indice la conferenza dei servizi, teoricamente già dalla presentazione del progetto di oggi, la Regione ha 180 giorni prima di dare il suo responso. Per giugno, tenendomi largo, del prossimo anno si può iniziare la fase di demolizione e costruzione. Nella stagione 2019/20 potremmo spostarci dall'Olimpico al nuovo Stadio"
PAOLO FRANCI: “Spalletti ha l’atteggiamento di uno che ha vinto tutto quando invece non lo ha fatto, a parte la Russia. È l’atteggiamento del grande vincente pur non avendo vinto tanto. Bisogna vedere se questo atteggiamento è rivolto solo all’ambiente esterno o se anche allo spogliatoio, anche se comunque in questi mesi la squadra lo ha seguito. È importante nella Roma la catena di destra e di sinistra terzino-esterno per la fase difensiva e offensiva. Perotti ha giocato sempre con interpreti diversi o insufficienti, quindi anche il suo rendimento ne risente”.
MASSIMO CECCHINI:“Il colloquio dopo una vittoria ha una valenza diversa, mentre invece dopo una sconfitta contro il Cagliari un colloquio tra Spalletti, Baldissoni e Sabatini può essere sicuramente più importante e interessante. Io credo che Pallotta sia comunque soddisfatto del lavoro di Spalletti. Ogni partita serve per riflettere e Spalletti sicuramente avrà riflettuto, aspetto però una conferma di Spalletti sul fatto che sia questa la Roma più talentuosa che abbia mai allenato. Io non lo credo, anche perché il Totti giovane dà sicuramente un salto di qualità in ogni squadra”
MASSIMILIANO MAGNI: “La situazione di 7-8 anni fa era differente da quella di adesso. Quello di cui hanno bisogno i calciatori e l’ambiente è una scossa continua, anche se è un po’ pericoloso. Andando avanti per questa strada la corda rischia di spezzarsi. Non è detto che il 3-5-2 sia per forza difensivo, non è un limite di Spalletti quello di considerare il modulo come difensivo, piuttosto come un limite della squadra. Anche Spalletti ha cercato di dirlo durante la partita con il Cagliari, quando ha detto ai suoi “Siamo a tre, non a 5”. La squadra ancora non avendo recepito tutto l’insegnamento vive alcune insicurezze che le hanno fatto interpretare la difesa a tre come un modulo difensivo”
FABRIZIO ASPRI:“Non c’è da aspettarsi molto dal mercato, non penso a squilli di tromba importanti per queste ultime ore. Spalletti è un passo avanti alla sua squadra, deve essere trovata ancora l’alchimia giusta. La squadra doveva captare da Spalletti che lo schieramento a 3 contro il Cagliari era un modulo offensivo e non difensivo. Spalletti è troppo avanti rispetto a ciò che ha appreso la squadra”
UGO TRANI: “Belhanda? Andiamo avanti. Nell’ultimo periodo c’è molta confusione tattica, questo è chiaro. Con quei gesti Spalletti non aiuta la squadra, aumenta il nervosismo. I difetti della Roma di oggi? Un mercato che non ha portato gli acquisti nei ruoli in cui servivano, a partire dal centrocampo. Cosa ha Vermaelen? Semplicemente che è appena arrivato e ha giocato poco con Manolas. Dobbiamo ancora vedere se è una coppia. Giusto mandare Ricci al Sassuolo? Assolutamente no”.
MAURIZIO CATALANI: “Uno dei danni maggiori fatti a Florenzi è stato quello di dirgli che sarebbe stato il Dani Alves dei prossimi anni. La Roma ha due portieri molto validi, ma quando arriva una palla nell’area piccola io chiudo gli occhi per non vedere”.
ALESSANDRO ANGELONI: "Se i rapporti tra Sabatini e la società sono questi, secondo me non c'è motivo per farlo rimanere. Se c'è questo scollegamento con la società come fa a lavorare? El Shaarawy era nella nazionale di Conte che giocava così, quindi non ha senso il discorso fatto da Ventura ieri. Per quanto riguarda Berardi, invece, io ho l'impressione che per lui stia aspettando il momento giusto".
VINCENT CANDELA: “In questo momento serve l'intelligenza dei giocatori per adattarsi in ogni momento, perché la squadra è nuova e ancora non è pronta e rodata. Questo è tutto un lavoro di preparazione che nelle prime quattro partite non si può trovare, per questo ci vogliono giocatori di intelligenza. Per quanto riguarda il piano fisico, questo è un problema che va avanti già da 2/3 anni. Spalletti sono 15 anni che allena e ha sempre avuto la sua preparazione ed era abituato ad utilizzare quella, ma quando la società ti impone uno staff, tu lo puoi utilizzare come alibi perché non hai potuto utilizzare la tua preparazione e non va bene perché allenatore e staff devono andare d'accordo e devono lavorare bene insieme. Quello che fa Spalletti riflette quello che fa Norman oggi”.
MAX TONETTO: “La squadra quest'anno rimane forte, ma le aspettative che si erano create intorno all’ambiente e ai calciatori hanno influito, perché si pensava di partire con meno difficoltà. Molto probabilmente il mister aveva un 11 in testa perché non ama cambiare molto, e invece si ritrova con diversi problemi tra cui quelli degli infortunati, perché siamo ripartiti con due giocatori che reputavamo titolari come Ruediger e Mario Rui che invece hanno il crociato rotto. In questo momento la Roma non sembra una squadra di Spalletti. La squadra è troppo nervosa e trasmette male l'energia che deve mettere sul campo di gioco. Un buon terzino ce l’abbiamo in casa, ed è Florenzi. Può diventare un grande terzino, penso che abbia tutte le qualità e le caratteristiche per farlo”.
LUCA VALDISERRI: “Questa sosta è importante e va usata bene, va usata per trovare la normalità. Non mi sembra normalità buttarsi a pelle di leone dopo il pareggio del Cagliari. Mi sembra che Spalletti sia sempre sopra le righe, mentre ora la Roma avrebbe bisogno di un po’ di musica new age. C’è un tempo per il rumore, un tempo per la tranquillità e il silenzio. Dopo l’eliminazione ci aspettavamo una reazione di un altro tipo, soprattutto sul 2-0. Un altro tipo di gestione e di maturità. Forse Spalletti non è riuscito a farsi sentire a sufficienza sulla campagna acquisti, io credevo che avesse un po' di più il pugno duro. E' vero che si è rotto Mario Rui, ma non può incidere in questo modo su una stagione. Io mi aspettavo che partiti Keita e Pjanic arrivasse un grande centrocampista”.
CHIARA ZUCCHELLI: “Sarà che ho un debole per El Shaarawy, ma le dichiarazioni di Ventura di ieri non mi sono piaciute affatto. Il ragazzo non sta passando un buon momento, ma tutti hanno totale fiducia in lui. Quindi sono stracerta che tornerà ad essere decisivo”.
ROBERTO INFASCELLI: “Spalletti sarà sempre un valore aggiunto in questa squadra, chi non lo capisce non è della Roma. Questo calciomercato ci ha estenuato per mesi, per fortuna domani sera finirà. Se la Roma è piena di problemi come si dice, le altre come stanno Juventus a parte? Ragioniamo anche su questo. Davvero pensiamo che la Roma non riuscirà a lottare per restare nelle prime 3 posizioni?”.
PAOLO CENTO: “Noi che amiamo la Roma dobbiamo anche mettere in fila i problemi che questa squadra manifesta. La somma degli episodi in questo primo scorcio di stagione ci ripresenta la Roma con i problemi degli ultimi anni. Ma possibile che non ci sia nessuno che sia in grado di cambiare la mentalità di questa squadra? A volte vedo cose straordinarie, altre vedo degli errori che non si fanno nemmeno alla scuola calcio di mio figlio. Se ogni anno si cambia la difesa è normale che i giocatori non si capiscono e necessitano di tempo per ambientarsi. Questi calciatori non possono vivere sempre con l’idea che sono di passaggio qui a Roma, l’esempio di Digne è quello più lampante. Dai sempre l’idea della precarietà. Al momento il mercato della Roma resta insufficiente”.
GUIDO ZAPPAVIGNA: “Tutto questo pessimismo che ho riscontrato ieri non lo capisco. Certamente era meglio arrivare a questa sosta con i 6 punti, ma l’unica partita sbagliata veramente è stata quella con il Porto. La squadra c’è, è forte. C’è da sistemare e da registrare la difesa, dove il mercato ci ha dato le opportunità soltanto all’ultimo. Se a Cagliari non ci fosse stato l’errore di Florenzi, a quest’ora stavamo parlando di un’altra cosa. Questa è una squadra che sarà protagonista in tutte e 3 le competizioni, mi ci gioco quello che volete. Non capisco perché ora il bersaglio sia Spalletti”.
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