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Special Claudio: protesta all’Uefa

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L'attacco del tecnico della Roma contro l’arbitro Stieler ricorda quello di Mourinho a Taylor dopo la finale di Budapest. Ma i Friedkin stavolta sono con Ranieri e scrivono a Ceferin
Redazione

Claudio Ranieri in Portogallo, in un colpo solo ha riportato a sé quasi la totalità della tifoseria della Roma, che qualche dubbio su di lui lo aveva espresso dopo la conferenza stampa pre Milano, quando aveva dichiarato di dover rinunciare o spostare in avanti il sogno di ricostruire una grande Roma. Ranieri, andando contro Rosetti, avrebbe, per tanti, colmato un buco di quasi due anni, da quando proprio lo Special, nella Puskas di Budapest, aveva capito che la battaglia contro la Uefa e in quel caso contro l'arbitro Taylor, l'avrebbe persa, perché condotta in solitudine. Ora però i Friedkin, non solo fanno sapere di essere al cento per cento con Ranieri, ma che è imminente una protesta ufficiale nei confronti di Ceferin, presidente Uefa, per i danni procurati a Porto dall'arbitro Tobias Stieler, oltre che dal presidente della commissione arbitri, appunto Rosetti. Mourinho è stato punito con una pesante squalifica, anche Ranieri è a rischio sanzioni, dal deferimento allo stop. Claudio, a differenza di Mou, ha portato avanti le sue denunce quasi da dirigente in pectore, sapendo di essere spalleggiato dai Friedkin, e questo è un altro passo avanti rispetto a Budapest.

Ranieri - scrive Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - proprio nel salone delle interviste si è ricongiunto idealmente con il suo sodale José. "Un mio amico mi ha appena ricordato che in finale a Budapest vi hanno mandato Taylor, ecco ora si spiega tutto". E chissà, magari quell’amico si chiama proprio Mourinho. E l'accostamento può aggravare la situazione: il riferimento a Taylor e l'allusione all’eventuale rigore che avrebbe potuto/voluto assegnare per far vincere il Porto, sono le cose che hanno colpito maggiormente la Uefa. La Roma ha sempre avuto conti in sospeso con Rosetti, dalle espulsioni di Cassano con il Milan a quella di Mexes a San Siro, che aprì le porte al pari dell'Inter e addio sogni scudetto. Stieler non è certo considerato un big, nella sua vita europea ha diretto 41 partite tra Champions ed Europa League, 39 nella fase a gironi e solo due volte negli ottavi.