rassegna stampa

Spalletti: “Il fallo su Dzeko era una tranvata”

Il tecnico giallorosso, al termine della partita del Franchi, commenta l'intervento di Tomovic sull'attaccante bosniaco. Per l'allenatore toscano era rigore netto

Redazione

Luciano Spalletti e la Roma perdono contro la Fiorentina, ma tornano a Trigoria con un leggero sorriso sul viso: mezzo dato dalla speranza, perché la prestazione della squadra è stata migliore rispetto alle ultime giocate, mezzo dalla rabbia. La rabbia di non essere stati accontentati dall'arbitro Rizzoli dopo il contatto tra Tomovic e Dzeko e quella di non essere stati abbastanza determinati a cattivi: «Non ho niente da rimproverare ai miei calciatori», sussurra il tecnico al termine dell'incontro. L'occasione di agganciare il Napoli, però, è sfumata, Spalletti non ne fa un dramma. «Nel calcio si può anche perdere perché ci sono ottime squadre come la Fiorentina, che in questo caso non ha rubato nulla, i miei ragazzi hanno fatto il loro dovere. Che settimana sarà ora? Ormai sono ventiquattro anni che faccio l'allenatore: diventa facile tutto. Mi dispiace perché abbiamo una buona squadra con potenzialità superiori a quelle mostrate stavolta. Questa sconfitta stavolta può essere il punto di ripartenza, anche se adesso siamo dispiaciuti. Dobbiamo sopportare e controllare il momento storto che stiamo vivendo in attesa che le cose migliorino».

I giallorossi recriminano, senza preoccuparsi delle varie prese in giro sui troppi rigori concessi a loro favore, sia per il rigore non concesso, sia per il gol subito, viziato da posizione di fuorigioco di Kalinic«I ragazzi ne hanno parlato, Szczesny l'ha raccontato, non vedeva la palla. Si vede anche senza lente d'ingrandimento. L'arbitro ha risposto che il giocatore era troppo lontano dalla porta, per cui non vale. Gli episodi, insomma, ci hanno punito. Il rigore? C'era, stavolta è tranvata, non un contatto, ma una tranvata...». C'è l'impressione che i direttori di gara, dopo l'episodio contro la Sampdoria, siano prevenuti nei confronti del bosniaco. «Non credo. L'arbitro deve controllare quello che gli succede davanti, non quello che è accaduto le altre partite. Parla la cultura che accompagna Edin, lui è uno che non si butta». Tante le critiche nei confronti dell'ex Manchester City, ma il tecnico si dilunga per dare più in generale un giudizio sulla prestazione. «Edin sta facendo bene, noi non prendiamo i giocatori per score, non vi preoccupate riusciremo a migliorarlo. Cosa gli manca? Un po' di ferocia fisica, se lui ci va un po' arrabbiato nelle situazioni riuscirà a fare più gol perché a volte abbassa il livello di cattiveria per la fisicità che ha. Ha grande tecnica, ci puoi palleggiare, ci puoi fare la superiorità, è difficile trovare uno così poi però a volte abbassa il livello nei contatti fisici». Spalletti lo sa, chi deve migliorare non è solo Dzeko, ma tutta la sua squadra: «Noi tutti dobbiamo fare grandi miglioramenti: per esempio uno come Salah mi aspetto che salti l'uomo due volte e poi quando entra la palla in area di rigore si deve fare più male agli avversari perché poi oggi la palla ce l'abbiamo portata dalle parti della Fiorentina, ma non siamo stati cattivi. Siamo andati vicino al gol anche con Nainggolan, su quel palo siamo stati sfortunati».

Alessandro Angeloni