Vermaelen è fermo per pubalgia, Juan Jesus per errori che gli sono costati sia il posto che la tranquillità. Al contrario, Fazio era arrivato come quarto e adesso si ritrova titolare al fianco del perno della difesa Manolas. Il rischio arriva dagli esterni, dove Lucio è costretto a schierare a destra un non terzino come Alessandro Florenzi e a sinistra un non sinistro come Bruno Peres: due fulmini in fase offensiva, meno affidabili con la palla gli altri. Fazio compensa Manolas, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". E' lento ma ha piede, ha fisico e senso della posizione, abile nel gioco aereo. Le agitazioni di Kostas sono spesso tamponate da Federico, flemmatico e ragionatore, mentre l'altro è più esplosivo e irrazionale e, sarà un caso, ma con Fazio al fianco si è rivisto il Manolas dello scorso anno.
rassegna stampa
Spalletti blinda la difesa che perde Vermaelen a tempo indeterminato
Florenzi, Manolas, Fazio e Peres non sarà la linea difensiva che aveva in testa il tecnico ma in questa fase è la migliore possibile ed è l'unico quartetto che andrà in campo per la terza volta consecutiva
Florenzi, Manolas, Fazio, Peres, non sarà la linea che aveva in testa Spalletti ma in questa fase è la migliore possibile ed è l'unico quartetto che andrà in campo per la terza volta consecutiva. Perché cambiare? Spalletti non ci pensa, punta sulla continuità: la stabilità degli uomini porta inevitabilmente alla stabilità del reparto. Il tecnico ha deciso: non vuole toccare la continuità di una difesa che fino ad ora ha incassato cinque gol in cinque gare di campionato (più cinque in Europa in tre partite), solo due volte è uscita dal campo con la rete inviolata.
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